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Kanzi: la mela della concordia

Da Anna Maria Simonini @AMSimo
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Kurt Ratschiller (responsabile marketing del Consorzio Vog) e Michael Grasser (responsabile marketing del Consorzio V.I.P) sono di norma concorrenti sul mercato italiano per quanto riguarda la produzione e la commercializzazione delle mele altoatesine.

Li abbiamo incontrati a Casa Altoadige a Milano, occasione in cui ci hanno presentato un nuovo tipo di mela, per il quale gli storici rivali hanno deciso di unire le forze. La mela così rinominata “della concordia” si chiama Kanzi, e rappresenta una nuova varietà, oltre che un marchio club, che non appartiene ai consorzi, ma a una ditta belga. Di fatto i consorzi hanno i diritti esclusivi per la coltivazione e il commercio della mela Kanzi in Italia e Spagna.
I membri del consorzio che possono coltivare la mela Kanzi sono pochi e dispongono mediamente di un appezzamento  di 6 ettari, dove coltivano con questa nuova varietà solo lo 0,6% del volume totale della produzione. Il vantaggio di questa unione dei consorzi si traduce per il coltivatore non solo nella possibilità di avere questa mela tra le proprie, ma anche e soprattutto in un supporto a livello di marketing e comunicazione.

Come le altre varietà club, anche questa nuova varietà risulta di fascia alta e di conseguenza più costosa della media. Il prezzo si paga a fronte della speciale qualità, che unisce le caratteristiche proprie della mela rossa e di quella gialla, tipiche dei due consorzi, traendone le caratteristiche migliori di freschezza, croccantezza, gusto ed una colorazione giallo-rossa davvero particolare.

Oltre che in AltoAdige, la mela Kanzi viene coltivata in Europa, soprattutto in Germania e Olanda. E’ una varietà che riesce bene anche ad un’altitudine inferiore. Solo che a una minore altitudine corrisponde una polpa meno compatta.

Ci spiegano che in realtà ogni giorno è possibile che nasca una nuova varietà di mele, e che in AltoAdige c’è un centro di sperimentazione con impianti dedicati. Per arrivare a commercializzare la mela Kanzi hanno iniziato analisi nel 2005 e seguito un processo molto lungo che comprende test di gradimento e preparazione della distribuzione. Si calcola infatti che da quando una nuova varietà viene scoperta a quando si trova sul mercato, passino 15 anni.

Tra le attività di marketing previste, di cui godono i produttori, ci sono anche un gioco online e un’app con concorso a premi, che permette di vincere 500 guanti touch, ovviamente neri e rossi. Il nero è stato infatti scelto per l’immagine e la campagna di comunicazione della mela Kanzi, perché il suo nome nella lingua Suaeli significa “tesoro segreto”. L’eleganza del nero evidenzia la bellezza della mela… e non solo

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