Magazine Diario personale

Kaptcha is Rock!

Da Kisciotte @Kisciotte_Dixit
Da qualche giorno è stata lanciata, e si sta pericolosamente diffondendo nella blogosfera, una campagna anti-captcha. Qualche dardo si è spinto a spegnersi fin nel fossato sotto le nostre mura.Le varie personalità di “Sotto l’elmo”, in riunione straordinaria, hanno deliberato il seguente comunicato.
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Pochi dogmi albergano sotto l’elmo; il rispetto della dignità delle parole è uno di questi.Siamo convinti che anche la violenza fisica origina spesso da una precedente violenza perpetrata al significato delle parole, e al loro utilizzo distorto.
Avere la memoria corta, in molti casi, conduce all’amnesia del significato e dell’intento originari, che mosse il non divin, bensì uman fattore.
Rinfreschiamo quindi la memoria a chi avesse scordato il significato esteso, poi ridotto per praticità all’acronimo inglese “captcha”: “completely automated public turing test to tell computers and humans apart" (“test di turing pubblico e completamente automatico per distinguere computer e umani”).
Saldamente coerente con uno dei principi che ne motivano l’esistenza, ovvero la colonizzazione del mondo digitale con qualità emotivo-relazionale, sotto l’elmo respinge nettamente l’adesione alla campagna anti-captcha.
Continueremo a cavalcare tutelando e favorendo anche il più minoritario elemento atto a favorire la distinzione prima ancora che la supremazia, dell’uomo sulla macchina.
Non daremo mai quartiere al prevalere della macchina sull'uomo, brandiremo sempre la spada per la supremazia dell'intelligenza sulla violenza.
Per noi il captcha resta un magico momento di consapevolezza e speranza (e nessuno devasterà le nostre illusioni all’interno del regno) che la mente, il cuore e il sentire umano potranno sempre giungere là dove nessun microprocessore potrà spingersi.
Ci capita a volte di sbagliare intenzionalmente la digitazione del captcha, al fine di protrarre questi secondi eccitanti. Mentre accediamo a postare un commento, invasi da un orgasmo tutto umano che un sistema operativo non potrà mai catturare, ci piace rilasciare un sospirone di piacere mentre vediamo la CPU tornarsene da dove è venuta (eppur senz'esser venuta), con le pive nel sacco.
Noi continueremo a godere nel foyer del chaptcha, financo a cinque volte di seguito!
Forti della convinzione missionaria di essere maieutici prima ancora che bastardoni rompicoglioni, manterremo il captcha per educare, chiunque arrivi a commentarci, alla consapevolezza che digitare un captcha non è un dovere, ma un diritto da tutelare.
Continueremo a richiedere il captcha, poiché chi sotto l’elmo giunge, parafrasando Goethe, non avrà ciò che vuole avere, ma ciò che deve avere. Qua l’erba voglio è erba mia.
Il giorno in cui il captcha non ci sarà più di default, state pur certi che non avrete più emozioni come “rimpianto”, “nostalgia”, “sollievo”, “pazienza”, “felicità”, “minchiachepalle”, “figata”, per esternare questa emozione alla vostra periferica hardware riproduttiva al vostro fianco.
Ci piace compiere scelte coraggiose, poiché più che dal nostro tornaconto di benevolenza spicciola, siamo costantemente pervasi da un complesso bouquet di intenzioni, che soltanto il partenopeo “cazzimma” potrebbe rendere al meglio.
Cazzimmosi dunque, ferocemente indipendenti e refrattari a ogni proposta che leda il credere in noi stessi, preferiamo perdere traffico e consenso in accesso, piuttosto che barattarlo con la consapevolezza del nostro sentire interiore.
Su suggerimento di un altro cavalcatore, che forse bivacca sovente tra canyon desolati, cenando a fagioli messicani e cieli stellati, e che all’alba caga lava e lapilli, non per colpa dei legumi ma perché diversamente non può andare di corpo una sublime mente vulcanica, abbiamo preso in consegna l’avanzamento delle pratiche per brevettare e attivare il Kaptcha.
Il Kaptcha sarà il kisciotte-captcha, specificamente concepito per accedere alla zona commenti inserendo testi di verifica di almeno 600 parole.
Stiamo altresì valutando di realizzare una gamma di “FolklorKaptchart”.Di volta il volta sarà richiesta la risposta a quesiti di cultura generale su più svariati temi: - apparirà l’immagine di una città od opera d’arte e dovrete riconoscerla. - apparirà una ricetta regionale e dovrete realizzarla. (sarà necessario attivare il microfono, in base all’accezione “senti che odorino!”). - apparirà un foglio bianco e dovrete colorarlo.Se il dipinto sarà di nostro gradimento, se il profumino saprà stuzzicarci, abbasseremo il ponte levatoio.Altrimenti captchi vostri!
Intanto vi annunciamo che siamo a buon punto, manca solo qualche firma, per attivare il “TrackKaptcha”.Dovreste essere in grado di interpretare foneticamente il messaggio che ascolterete, e solo una sufficiente immedesimazione empatica sortirà l’apertura delle porte.
A qualcuno, ad esempio, potrebbe essere richiesto di dimostrarsi credibile nell’urlare in faccia al proprio pc: “Nulla! Tu sei nullaaa!” con occhio spiritato (skill richiesta per macchine che supportano webcam), volto sudato, camicia da notte bianca, e inflessione nella voce stante a indicare l’inequivocabile risentimento da “orgasmo scippato”.
Robe impegnative per un umano, ma che vogliamo mantenere impossibili per un robot.
A noi, sotto l’elmo, terminator bacerà sempre il culo!Quando sarà tempo di morire, ci piacerà farlo con la coscienza a posto.Consapevoli di esserci battuti perché l’uomo sappia sempre distinguersi da un oggetto.
E per poter smascherare quei replicanti che già si aggirano tra noi.
Ecco intanto un esempio di trackKaptcha in avanzato stato di brevettazione.È un modello della serie “family”, occorre un nucleo familiare per effettuare l’accesso.Con buona pace di chi afferma che il pc possa essere solo un elemento di estraneazione intrafamiliare.Ma sono previsti anche opzioni “single".
Comunque sia, fossi in voi, comincerei a impratichirmi.
K.

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