Kasher o kosher, in ebraico adatto, è il termine che definisce gli alimenti preparati secondo le regole alimentari ebraiche e controllati da un punto di vista qualitativo dall’autorità rabbinica.
Uno spot pubblicitario dei primi anni Settanta cambiò, secondo il New York Times, il modo degli americani di considerare il cibo kasher. Esso mostrava lo zio Sam intento a gustarsi uno hot dog kasher mentre con espressione paradisiaca assicurava che era privo di additivi e sostanze nocive normalmente presenti negli alimenti non kasher. “Noi rispondiamo a un’autorità superiore” diceva, “fidatevi, siamo kasher”.
Oggi, la maggioranza degli statunitensi è convinta che il cibo kasher sia più sicuro, più salutare, migliore in generale rispetto al corrispondente non kasher. Ed è anche disponibile a spenderci di più. Quindi questo è il segmento dell’industria alimentare domestica attualmente in maggiore espansione. Sono kasher gli hot dog, ma anche le bevande (Coca Cola e alcuni tipi di Gatorade), i gelati Häagen-Dazs, e altri alimenti molto popolari negli USA. Da un terzo alla metà dei supermercati sono certificati kasher. Persino negli stadi (il Baltimore’s Oriole Park, lo Shea e lo Yankee Stadium) sono da anni disponibili alimenti kasher. E poiché gli Ebrei rappresentano meno del 2% della popolazione e per giunta non tutti seguono le regole alimentari ebraiche, è evidente che i consumatori sono soprattutto i non ebrei.