E’ ufficiale. Gli ascolti del film di ieri sera sono alti, ha battuto la (poca) concorrenza. Posso mandare sonoramente affanculo chi imperterrito continua a sostenere che ha vinto perchè l’hanno guardato i vecchi? Io non sono vecchia eppure l’ho guardato. Quindi vaffanculo.
In realtà io adoro questa scrittrice perchè vorrei vivere in un suo romanzo. Non necessariamente vorrei vivere le sue storie, ma se potessi io mi trasferirei in “Mai fidarsi del cuoco”, farei l’aiuto in cucina, quella che porta le cassette di verdura e pulisce i fornelli (non mi metterei di certo a cucinare, d’altronde il romanzo non si chiama “Mai fidarsi dell’aiuto cuoco”). I protagonisti vivono sempre in posti meravigliosi, c’è generalmente nei pressi un laghetto tranquillo e per il resto sterminata campagna un po’ collinare, con alberi, frutteti, le città assomigliano a Pleasantville, abitano in deliziosi cottage o rurali case campagnole, circondati da verde, da prati, da arbusti, da aiuole fiorite. I buoni sentimenti trionfano e si ha la sensazione che tutto vada esattamente come deve andare. Sono libri in cui l’ingiustizia perde di fronte alla giustizia, sono libri in cui l’amore vince su tutto, in cui gli uomini sono bellissimi, sono libri in cui tutto è perfetto. Ecco io vorrei viverci.
Non so, sono scema? Non è necessaria una risposta, grazie.
Ps. per la prima volta ho provato a registrare un film su chiavetta usb attaccata al decoder, tremo all’idea di quello che è saltato fuori!