
Il secondo di questa serie di tre manifesti incoraggianti fu "Freedom is in Peril" ovvero " La libertà è in pericolo, difendila con ogni tuo mezzo". Anche questo manifesto fu stampato in 400.000 copie circa.
Il terzo, e certamente il più conosciuto e famoso dei tre, è "Keep Calm and Carry On", del quale sono state create centinaia di versioni e reinterpretazioni, anche assolutamente slegate nei contenuti dall'originale, alcune delle quali ve le riproporremo in basso, e altre potete trovarle nelle colonne laterali del blog. Nel 2000 è stato riscoperto un poster "Keep Calm" originale in un negozietto di seconda mano di Northumberland. Appartenuto al Copyright della Corona per più di 50 anni, ora era divenuto dominio pubblico, e così ne sono state ristampate diverse copie. Da questo momento rientrò a far parte della cultura e del ricordo britannico, ed è stato modificato/simpaticamente stravolto adattandolo ad ogni ambito della vita edel mercato, cambiandone la frase e il colore ma rimanendo fedeli al logo e alla forma/stile dell'originale.Secondo un giornalista dell'Economist, questo fenomeno è stato dovuto al vento di nostalgia che ha investito il popolo britannico, una piccola testimonianza dell'essenza stessa dell'essere British che è stata dunque felicemente accettata. Attesta il coraggio e l'inflessibilità dell'Inglese, che beve il suo thè mentre intorno cadono le bombe della Guerra.Il manifesto diventa quindi simbolo ed emblema della natura Inglese e del ricordo storico-culturale britannico.

L'originale

Al posto del MacDonald...

We are blogging!!!

Infatti...adoro i bassotti!

Per sposarsi in effetti è saggio mantenere la calma.

Non c'è pericolo che nessuno di noi smetta di leggere non è vero?

Questo è fatto appositamente per Alessia e me.

Mantieni la calma e fai il thè! Che c'è di più inglese del thè??

Beh...non servirebbe nemmeno incoraggiamento per questo!

Un bel muffin non ce lo leva nessuno...e poi con il thè va a nozze!


Calma...abbiamo perduto solo un Principe...
E finiamo in bellezza...anzi in tristezza...
Con affetto, Irene
