O forse, dovremmo chiamarlo "mal-occupato". Non pretendo né di essere esaustiva né di essere una commercialista, un avvocato del lavoro, un sindacalista, un esattore del fisco o un controllore di Equitalia (piuttosto, la morte): posso solo parlare della mia esperienza, e la mia esperienza non è quella di un metalmeccanico, ad esempio, per cui [...]
È qualche tempo che vengo a sapere - per vie traverse perché la gente così non ha mai il coraggio di esprimere apertamente le proprie "opinioni"- che c'è più di qualcuno che ritiene che la mia condizione sia una condizione "privilegiata". E non intento solo la condizione di "disoccupata", ma quel vario limbo in [...]
Succede che, oltre ad averne piene le cosiddette per vari ed eventuali motivi, ne abbiamo piene le cosiddette anche delle ennesime prese per il Q, o prese in giro che dir si voglia, e di tutta sta gentaglia varia che viene a bussare alla nostra porta per chiedere, chiedere, chiedere soldi. Quando i soldi notoriamente [...]
Il disoccupato, diciamocelo, è un tipo ansiogeno. E anche se non lo è, poveraccio, lo diventa in fretta. Tanta è infatti l'incertezza del futuro che non può sottrarsi in alcun modo alla sindrome di "disoccupazione ansiogena" che colpisce con durezza soprattutto la sua categoria. Non dico che gli "altri", quelli che dall'alto del loro introito [...]