Ken e Barbie

Mi fu detto, molti anni fa, che sono soggetta a forza centrifuga. Ad un certo punto, dopo aver girato ben bene intorno ad un centro, me ne parto sola, mi sparo via dal sistema. Ancora sto qui a chiedermi se tutto ciò sia utile o no. A volte lo è stato, altre no, a volte è per noia, a volte è per paura. Questa volta direi che è per déjà vu.Certo è che mi viene proprio naturale. 
Nel tempo ho affinato alcuni trucchi per non perdermi nell'universo caotico. Tipo: mi circondo di persone elastiche, che mi contengono in modo softmi fisso dei paletti temporali, anche stupididormo di piùleggo di piùnel limite del possibile, delego o rimando, mi assecondo respingo ogni richiesta di consolazione, che di figlia ne ho una sola e mi basta.
Cerco ancore adeguate e mi ritrovo, mi ritrovo sempre, alla fine. E' solo questione di tempo. Molto spesso anche di meteo.In questo momento ho una piacevolissima ancora che mi riporta il senso di normalità in questo andare avanti a tentoni: l'appuntamento del lunedì con il Migliore Amico. Ken. Che si conquista con due frittelle. Che mi ha disegnato un castello con il principe sulla torre. Che ha tanta pazienza e un timbro di voce alla topogigio. Che ha una mamma simpatica, concreta, saggia.Preziosissimo Ken.