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Kenya, donne senza diritti: Mostra fotografica

Creato il 07 febbraio 2015 da Yourfashionchic01 @YOURFASHIONCHIC

Tutto il ricavato verrà destinato ai nuovi progetti dedicati alle donne.

Kenya: donne senza diritti, ma con molti doveri. E' ancora età della pietra.

Così Karibuni, Onlus lombarda che da oltre dieci anni costruisce e gestisce scuole e ospedali, assiste centinaia di ragazze per offrire loro opportunità concrete di studio e di riscatto sociale.

Milano - marzo 2015 - Uno scrittore ligure emigrato a Malindi, Freddie Del Curatolo, ogni anno in questa stagione, ci prova: spiega agli amici kenyoti cosa sia l'8 marzo, in Italia e in tutto il mondo. La loro reazione è sempre la stessa, stupita: "Ma esiste davvero una giornata dedicata alla donna, una festa addirittura?". Non è una storiella, ma la tremenda realtà della cultura di questa parte dell'Africa sulla figura della donna. Sono rimasti alla preistoria. Le donne senza diritti sono ormai tantissime in una terra come il Kenya in cui sembra quasi di vivere nell'era della uomo primitivo.

aboratorio tessile per donne cieche e albine e ci occupiamo della riabilitazione delle carcerate di Malindi. Siamo pronti a partire con un nuovo centro di accoglienza per le donne Masai che scappano all'infibulazione e un progetto di microcredito per togliere le donne dai campi e per dare loro nuove prospettive". "Donne senza diritti, ma con molti doveri, svolgono tutte le attività dei campi e provvedono all'eduzione dei figli, senza aprire bocca, senza poter neppure suggerire come migliorare una situazione ancor oggi drammatica dal punto di vista sanitario e dell'istruzione. Di qui la mission di Karibuni che, dopo aver costruito scuole e ospedali, sposta l'attenzione al mondo delle donne. Gli obiettivi sono ben individuati e concreti: ad oggi abbiamo realizzato un l Marco Marini, uno dei soci Karibuni.

E i soldi? Orgogliosamente sottolinea che il 97% delle donazioni vengono destinate ai progetti, praticamente senza alcun costo di gestione. Ogni euro raccolto va nella direzione progettuale individuata e avviata. L'evento dell'8 marzo al Tibi Bistrot è esattamente in questa ottica. L'intero incasso va direttamente alla Onlus. Un grazie dunque ai partner della serata: dcomedesign, Multisala Plinius, Tortuga, Cip e SoulKitchen-in cucina ci vuole cuore. Mara Maionchi farà la sua parte di sincera sostenitrice del progetto.

Kenya, donne senza diritti: Mostra fotografica

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