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Kenya /Un sito web contro la corruzione /Un'iniziativa di Uhuru Kenyatta

Creato il 04 novembre 2013 da Marianna06

  

  

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In Africa la corruzione è un male endemico, perché colui  che riesce ad impossessarsi del potere (non importa quale che sia il Paese in questione) fa, come si dice da noi, legge.

E, soprattutto,  “spazzola” per i propri personalissimi interessi tutto ciò che incontra sul proprio cammino.

E pratica con estrema disinvoltura “l’usa e getta”.

E lo fa, se è il caso, con tutta la spietatezza possibile nei confronti di coloro che non hanno alcuna voce in capitolo.

E cioè, essenzialmente, i poveri e gli indifesi.

Diciamo , però, come ben sappiamo,che la corruzione non è certo solo uno specifico dell’Africa.

Possiamo dirlo specie dopo quello che abbiamo avuto modo di vedere e, purtroppo per noi, continuiamo  ancora anche a casa nostra.  Ossia nella nostra bella Italia.

E che ha confermato, senza tema di smentita, il vecchio adagio : “Tutto il mondo è paese !”.

Solo che in Africa la giustizia offre  davvero troppe poche garanzie a chi non conta nulla.

Diciamo garanzie risicatissime. E, così, i danni sono maggiori oltre più che evidenti.

Ecco che il presidente keniano Uhuru Kenyatta, per accrescere nei suoi confronti le simpatie popolari e, quindi, il consenso politico, ha creato, grazie ai suoi esperti informatici, un sito perché il cittadino possa denunciare, ogni volta che lo desideri, le malefatte della pubblica amministrazione.

Malefatte che,se se ne parla e si ascolta la gente comune, sono più che notorie tanto nelle città che nei villaggi.

Il messaggio di denuncia può essere fatto in forma anonima e giunge direttamente sul sito del presidente Kenyatta.

Kenyatta è l’uomo che la sa troppo lunga con le sue pendenze penali, e che ha disconosciuto, insieme ad altri capi di Stato, l’adesione del Kenya al Trattato di Roma, che  riguarda il Tribunale penale internazionale de L’Aja, il quale costituiva ,comunque, una garanzia giudiziaria nei confronti di genocidi e stragi immotivate, che sono avvenute e che  potrebbero ancora avvenire(anche se ci si augura di no) in terra d’Africa.

Quanto alla corruzione amministrativa (e alla "geniale" iniziativa del presidente ) il Kenya nell’elenco di “Trasparency International”,un’agenzia specializzata allo scopo, risulta essere attualmente al 139° posto su 176.

Ma le denunce, almeno finora, sono quasi inesistenti in quanto vige la paura di possibili ritorsioni.

E gli stessi militari sono i primi, come in altri Paesi africani, che usano la prepotenza per il proprio tornaconto, avvalendosi della loro posizione nella società. E sempre a danno degli indifesi.

Insomma, benvenuto al sito, ma nella consapevolezza critica, perché non siamo dei marziani, che la sua esistenza lascerà quasi certamente il tempo che trova. Cioè in Kenya cambierà poco o nulla.

Occorre ben altro che un sito informatico per creare un ‘autentica coscienza dei diritti e dei doveri. E questo se si vuole essere onesti fino in fondo con se stessi e con gli altri.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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