Oggi parliamo di qualcosa che molti di voi non avranno nemmeno mai sentito nominare: il cimitero iraniano di Khaled Nabi, un cimitero composto da centinaia di lapidi che rappresentano organi sessuali stilizzati.
Il cimitero di Khaled Nabi si trova nella parte settentrionale della provincia del Golestan, sulle montagne del Torkaman Sahra, sul confine con il Turkmenistan. Su un picco di queste montagne, affacciato su una valle disabitata, c'è un piccolo santuario, chiamato la tomba di Khaled Nabi (il profeta Khaled), e un cimitero, composto da qualche centinaio di lapidi di pietra.
Raggiungere il posto è abbastanza complicato: dopo un viaggio di 500 chilometri da Teheran, si raggiunge Kalale, da cui parte un sentieri sterrato e pericoloso che si arrampica sulle montagne per 50 km fino al villaggio di Gache Su. Da lì inizia l'ultima tappa del viaggio, sei chilometri percorribili solo a piedi fino al cimitero di Khaled Nabi.
Il cimitero di Khaled Nabi comprende circa 600 lapidi, risalenti ad un periodo compreso tra il 500 ed il 600 d.C.
Di particolare interesse sembrano essere due lapidi, una maschile e l'altra femminile, poste una vicino all'altra, sulla cima di una piccola collina. Questa tomba è stata tristemente distrutta: qualcuno ha scavato e ha sottratto le ossa.
Secondo Alireza Hesar Nuee, uno dei pochissimi storici che ha studiato il sito, questo cimitero ospiterebbe la tomba del profeta Khaled, nato in Yemen nel 528 d.C., 44 anni prima della nascita di Maometto. Khaled non era un profeta musulmano: promosse infatti la cristianità in diverse regioni medio-orientali, Iran compreso.
La figlia di Khaled, decadi dopo il profeta cristiano, incontrò Maometto, e si convertì all'Islam. Fu in quel momento che il profeta Khaled venne sepolto sulle montagne iraniane, e la sua tomba venerata come luogo sacro di pellegrinaggio. Nei pressi della tomba del profeta sorse un picoclo santuario; attorno ad esso, lapidi dalle forme evidentemente sessuali.
Ci sono lapidi a forma di pene, e lapidi a forma di seno. Hesar Nuee sostiene che le lapidi siano rappresentazioni simboliche dei gentali, una probabile influenza delle religioni falliche praticate in Asia. Ma non è affatto chiaro chi abbia realizzato queste lapidi.
Ci sono poi le naturali leggende su questo luogo, come quella che vede dei soldati attaccare il profeta Khaled e venire trasformati in pietra da un gesto del sant'uomo. C'è poi la versione islamica, che vede i soldati pregare Allah e trasformarsi in pietra affinchè il nemico non possa mai prevalere su di loro. C'è, infine, una terza versione: gli antichi abitanti del posto sono stati tramutati in pietra per la loro empietà, e le lapidi femminili sono nient'altro che pecore.
L'età del sito è materia di controversie. Da una parte ci sono alcuni che parlano di qualche migliaio d'anni di età, ma la maggioranza dei pochissimi ricercatori dediti allo studio del cimitero di Khaled Nabi concorda sul fatto che abbia circa 1.500 anni.
Questo cimitero sembra sia stato uno dei tanti sparsi tra le montagne, ma che sia rimasto per lo più intatto grazie alla presenza del santuario e alla cura che i pellegrini hanno del sito.
E' curioso che il sito non sia molto pubblicizzato nelle guide turistiche iraniane. Non si nomina la zona se non per qualche accenno al mausoleo di Khaled Nabi, ma nessun accenno a lapidi dalle forme così insolite, e dall'origine così misteriosa.
Per via della sua natura, che richiama esplicitamente la sessualità, il cimitero di Khaled Nabi è stato danneggiato, o teatro di furti di lapidi per scopi che, ora come ora, non riesco a comprendere.
In Iran, tombstones shaped like penises delight tourists
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