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Kiev: manifestanti pro-Ue decapitano statua Lenin

Creato il 08 dicembre 2013 da Webnewsman @lenews1

Kiev: manifestanti pro-Ue decapitano statua Lenin Pubblicato da Nadia  

Centinaia di migliaia di ucraini si sono radunati Domenica a Kiev per protestare contro la decisione del presidente Viktor Yanukovich di far deragliare l’accordo commerciale con l’UE e, di fatto, di allontanarsi dall’Europa. I manifestanti pro-Ue a Kiev, che rappresentano convinzioni politiche diverse – dai liberali all’estrema destra – e non hanno un unico leader che possa unirli, condividono un’ambizione generale per una Ucraina libera dalla corruzione, governata dalla legge e guidata da politici onesti. Scesi in piazza sfidando il gelo e le temperature sotto lo zero, i manifestanti rispondono all’appello lanciato dalle opposizione, vogliono un paese nuovo.

Dopo quasi tre settimane per le fredde strade della capitale dell’Ucraina – si tratta della più grande manifestazione dalla rivoluzione arancione nel 2004 – la protesta si è ulteriormente intensificata quando la folla han bloccato gli edifici governativi della capitale con automobili barricate e tende, paralizzando la sede del governo e il palazzo del capo dello Stato.

A circa un miglio dalla piazza principale, un gruppo di manifestanti anti-governativi ha rovesciato e decapitato un simbolo del dominio di Mosca e dell’idea comunista, la statua del leader bolscevico Vladimir Lenin, situata sul ​​viale principale di Kiev. Dopo aver cantato l’inno nazionale, i manifestanti hanno gridato “Yanukovich, tu sei il prossimo!”. Secondo l’agenzia Itar-Tass, il monumento dedicato al padre della Rivoluzione d’Ottobre sarebbe stato abbattuto da militanti del partito ultranazionalista Svoboda.

Nel corso di una telefonata con Yanukovich , il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso ha esortato il presidente a dialogare con i gruppi di opposizione e con i civili, al fine di trovare una soluzione pacifica che possa mettere fine alle violente manifestazioni. L’Associated Press stima che oltre 500.000 persone si sono stipate dentro e intorno la piazza centrale di Kiev, sventolando bandiere dell’Unione Europea e intonando l’inno nazionale. “Yanukovich ha perso legittimità come presidente … Lui non è più il presidente del nostro Stato. Lui è un tiranno”, ha scritto dal cercere l’ex primo ministro Yulia Tymoshenko.

Le proteste di piazza innescate lo scorso mese in seguito al rifiuto di Yanukovych di firmare un trattato commerciale e politico a lungo pianificato con l’Unione europea, hanno fatto precipitare l’Ucraina nella sua più grande crisi politica dopo la rivoluzione arancione. La piazza dell’Indipendenza, nota anche con il nome di Maidan, fu nel 2004 il fulcro della Rivoluzione che portò al potere i filo-occidentali. Quella stessa piazza è oggi invasa da una marea di persone e manifestanti che, incessantemente, continuano ad affluirvi sventolando bandiere ucraine accanto a bandiere dell’Ue e dei partiti dell’opposizione.

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