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Koran Burning Day: il giorno del cretino.

Creato il 09 settembre 2010 da Mcg
Koran Burning Day: il giorno del cretino.
One night in the life of the lonely
Another miracle on the screenWhat did they seeSomebody to love again

A supermarket of salvationTake a look inside the storeShop around and find forgiveness for yourselfBut he gives moreHoly father, holy ghostWho's the one who hurts you mostRock the cradle when you cryScream another lullabyJack be nimble, Jack be slickTake the money, get out quickSlow and steady, so much timeTo commit anotherTV Crime, TV Crime


Un idiota.Non esistono epiteti più adatti per definire Terry Jones, pastore anglicano, che sta promuovendo nella propria cittadina Gainsville, in Florida, poco più di centomila abitanti, la giornata del rogo del Corano.Se qualcuno dubita che il reverendo Jones sia un idiota basta leggere quanto dichiara circa l'istituzione del Koran Burning Day:
Come cristiani ci sentiamo in dovere di mettere in guardia le persone. Lo scopo di questa nostra protesta e di quelle precedenti è dare una opportunità ai Musulmani di convertirsi
Difficile trovare un altro scritto dove in due sole righe si annidino una densità di castronerie come nel testo sopra riportato.Secondo quale virtù teologale dovrebbero i Cristiani trovare il dovere di mettere in guardia le persone?Lo scopo della protesta? Protestare contro l'ipotesi di erigere una moschea a Ground zero?Facciamo roghi sulle ipotesi?Opportunità? Per costui bruciare i libri sacri altrui è un'opportunità! A convertirsi poi!Beh, certo, stiamo parlando di religiosità a stelle e strisce, un mondo variegato nel quale più di ogni altro posto al mondo religiosità ed eccesso vanno a braccetto.
Gli USA, ricordiamo, sono il paese dei telepredicatori, gente che ha più audience del Papa; gente che organizza show che neanche un concerto rock, con cori gospel che riempirebbero da soli mezzo Duomo di Milano, con paralitici (sempre gli stessi), che miracolosamente guariscono alla solo imposizione delle mani, esorcismi in diretta e una platea di celebrolesi che rispondono ad ogni incitazione del predicatore.Dopo averne visto uno, in TV, durante il mio soggiorno a Las Vegas ho compreso appieno il significato del testo del compianto Ronnie James Dio ( "TV crimes" tratto dall'album "Dehumanizer" dei Black Sabbath -  video qui sotto, testo in apertura)

Naturalmente non mancano sette di ogni tipo, ognuna più stramba dell'altra e comunque tutte che si autoproclamano portatrici di Verità. Ci sono persino musei di gente che è convinta che Adamo sia stato davvero il primo uomo e con la moglie passeggiasse tra leoni e dinosauri (sic!)
Anche l'islam si presenta con molte facce, molto diverse e difficilmente classificabili, perché in fondo l'America è davvero il paese delle opportunità e tra queste c'è anche quella di poter confezionare religioni ad uso e consumo, come si trattasse di un prodotto qualunque.
Una volta che c'è l'idea e si ha carisma un gruppetto di persone lo si trova da sfruttare alla grande, magari rinchiudendosi in un fortino per proteggersi da quelle forze del male chiamate "Polizia"...
Nel caso del reverendo Terry Jones sembra si parli di un gruppetto composto da meno di un centinaio di fanatici, che ora grazie all'interessamento dei pezzi da novanta della politica USA (si sono scomodati Bloomberg e la Clinton!) e al conseguente tam tam mediatico, vedrà le sue file abbondantemente rimpinguate.
In tali casi credo sia sbagliato soffermarsi a pontificare sulla possibilità (addirittura costituzionale come sottolinea il sindaco di NY) o meno di poter procedere con una così becera manifestazione, e trattare invece la faccenda per quella che è, un'idiozia, con i metodi che le competono, ovvero minimizzare il tutto svelandone la ridicolaggine.
Bastava dire, in altre parole,  che il reverendo Jones altri non è che un poveraccio, tanto che persino nel suo territorio non è in grado di raccattare che una cinquantina tra ingenui ed esaltati e, ancora meglio, anziché muovere politici, ministri e alti prelati. lasciare il cretino in pasto alla satira.

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