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Kosovo/ Delegazione OSCE sui Balcani. Sì! Al coinvolgimento della Comunità per la difesa dei Diritti Umanitari Internazionale

Creato il 23 marzo 2012 da Antonio Conte

Kosovo/ Delegazione OSCE sui Balcani. Sì! Al coinvolgimento della Comunità per la difesa dei Diritti Umanitari Internazionale(Radicali.it) PRISTINA, 22 marzo 2012. Una rappresentanza della Delegazione italiana all’Assembla parlamentare dell’OSCE, composta dall’on. Riccardo Migliori, Presidente della Delegazione e Vicepresidente dell’Assemblea OSCE, dall’on. Matteo Mecacci, Presidente della Commissione Democrazia, diritti umani e questioni umanitarie della medesima Assemblea, dai senatori Mauro Del Vecchio e Giuseppe Caforio, ha svolto una visita in Kosovo, dove ha sede la più ampia missione sul terreno dell’OSCE.

La Delegazione, nel corso dell’incontro con il Capo della Missione sul terreno dell’OSCE in Kosovo, Amb. Almhofer, ha approfondito i temi della presenza dell’OSCE in Kosovo, con particolare riferimento alla tutela dei diritti umani e delle minoranze.

La Delegazione ha inoltre visitato il Monastero ortodosso di Decani e il Patriarcato di Pec, centri di cultura e fede ortodossa presidiati dall’esercito italiano, approfondendo le condizioni di vita e la situazione dei diritti delle minoranze che insistono nell’area. Ha altresì visitato i comandi della Kfor e gli uffici Eulex, le enclavi serbe del sud del Kosovo e la città di Mitrovica. Ha inoltre incontrato il Viceministro degli Affari esteri del Kosovo, il Presidente del Parlamento del Kosovo e la Commissione Affari esteri nonché i rappresentati delle forze politiche e dei gruppi parlamentari. Ha espresso complessivamente una valutazione favorevole ad un ampio coinvolgimento della comunità internazionale per la difesa dei delicati equilibri politici ed istituzionali nell’area balcanica.

The logo of the mission

The logo of the mission (Photo credit: Wikipedia)

Al termine della missione la Delegazione ha unanimemente concordato sulla necessità che la comunità internazionale si faccia promotrice di una forte iniziativa politica per garantire che le minoranze in Kosovo, e in particolare quella serba, possano godere di una effettiva autonomia secondo le 19 raccomandazioni OSCE di Bolzano.

 KFOR blocca le strade nel nord. A rischio riunione delle strutture parallele serbe

Pristina, 21 mar 17:59 – (Agenzia Nova) - I serbi della regione di Ibarski Kolasin, nel Kosovo settentrionale, hanno bloccato oggi tre veicoli di Eulex (la missione dell’Unione europea) mentre tentavano di raggiungere il valico di frontiera di Brnjak, al confine con la Serbia, senza la scorta della Kfor (la forza militare a guida Nato). Quest’ultima ha reagito bloccando tutte le strade che conducono a Kosovska Mitrovica e a Zvecan, due delle quattro municipalità serbe del nord del Kosovo, come riferiscono i media locali. A causa del blocco, i consiglieri e i dirigenti del comune di Zubin Potok non sono riusciti ad arrivare a Zvecan, dove avrebbero dovuto partecipare a una riunione dei quattro comuni serbi del Kosovo settentrionale.

Sul tavolo dell’incontro, la questione delle elezioni locali serbe previste per il 6 maggio. I serbi locali affermano che Eulex non rispetta gli accordi, secondo cui un massimo di tre veicoli scortati dalla Kfor possono raggiungere ogni 24 ore i valichi di frontiera di Jarinje e Brnjak. La missione Ue nega l’esistenza di un simile accordo e chiede la massima libertà di movimento. (Kop)

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