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Koversada mon amour.

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Eccoci qua. Sembra di essere qui da un mese, mentre siamo arrivati appena ieri mattina… Dopo la disavventura -risolta- del  passaporto di Attila, siamo partiti ieri mattina alle 5:30. La mia sveglia ha suonato alle 3:30, e prima non è che abbia dormito un granchè, un po’ per l’emozione per la partenza, per la paura di non svegliarmi e per controllare che Attila stesse abbastanza bene da affrontare il viaggio. Giovedì per mettergli il microchip l’avevano dovuto sedare, e ci ha messo tutto il giorno per riprendersi: a un certo punto l’abbiamo sorpreso mentre cercava di violentare il malcapitato coniglietto Trudi della Purulla, ancora tremolante sulle gambe e con l’occhio tremulo. Chissà cosa gli avranno somministrato. Tornando a ieri mattina, io e IlMioAmore ci siamo alzati (dopo le 4, però) e preparati; alle 4:45 la Purulla si è svegliata da sola e deve aver capito che sarebbe successo qualcosa a breve, perché anziché riaddormentarsi subito si è svegliata “davvero” ed anche di ottimo umore. Caricati bimba e gatto, siamo finalmente partiti.Abbiamo avuto piuttosto fortuna: non abbiamo trovato code, solo un po’ di traffico. Entrati in Croazia, più nulla, solo un bel panorama e un’autostrada nuova di zecca. Ci siamo anche fermati a prendere un caffè all’Autogrill di Duino: io ho abitato in quel Motel Agip (ora Hotel Idea, ma è rimasto identico ad allora) dall’83 all’85. Mi ha reso un po’ malinconica vedere quanto siano cambiati i dintorni dell’albergo: prima c’era solo un piccolo distributore di benzina, adesso campeggia l’Autogrill e un enorme parcheggio per TIR proprio dove c’era il giardino con la “mia” altalena. I tempi cambiano, sembro Adriano Celentano, si vede che sto invecchiando. Come dicevo, il tanto temuto controllo dei documenti di Attila non c’è neppure stato. Lui è stato buono buono per tutto il viaggio, la Purulla un po’ meno: si è riaddormentata fino a Duino, da lì fino in Croazia è stato tutto un borbottare e un piangere disperata, tant’è che ci siamo fermati un paio di volte. Neanche la tetta acrobatica sul guard-rail è servita a qualcosa. A pochi chilometri da Vrsar finalmente si è riaddormentata e via… Il suo pianto comunque è servito a farmi catapultare fuori dall’auto (il suo seggiolino era stato posizionato sul mio posto, vicino al MioAmore) in preda a un assalto di amore materno, a farmi cadere il cellulare che avevo in grembo, facendolo aprire in due e facendomi notare che a sei mesi dall’acquisto non avevo ancora tolto la pellicola protettiva dello schermo (e io ODIO le pellicole protettive, sono la prima cosa che tolgo, prima ancora di agguantare il libretto di istruzioni del nuovo giocattolo di turno). Arrivati a Vrsar, abbiamo trovato subito le indicazioni per il Koversada, siamo entrati e ci siamo diretti alla reception degli appartamenti. Erano le 9:30. Sapevamo che prima delle 15 non saremmo potuti entrare… Invece un gentilissimo receptionist ci ha accolto e ha fatto in modo che potessimo accedere al nostro appartamento nel giro di un’ora. Era addirittura mortificato per non poterci offrire una sistemazione temporanea in quell’ora di attesa! Siamo qui da poco più di un giorno ma siamo innamorati di questo posto. E’ la prima volta, almeno per me, che la realtà supera le descrizioni dei depliant. E’ un enorme parco con pini, ulivi, fichi e altre piante mediterranee, grandi prati, il tutto circondato da colli che digradano verso il mare. La gente è gentile e disponibile: ieri eravamo andati al market a fare un po’ di spesa ma lì si puo’ entrare solo vestiti, per cui IlMioAmore è tornato all’appartamento a prendere qualcosa da metterci addosso, mentre io e la Purulla eravamo davanti all’ingresso, in cima a una rampa di scalini. Due persone nel giro di cinque minuti mi hanno chiesto se avevo bisogno di aiuto per trasportare il passeggino giù per le scale. E’ quasi triste doversi sbalordire per dei gesti di gentilezza… E’ pieno di cani, per la gioia della Purulla che non sa più dove guardare per apostrofare il BA! di turno, e il nostro appartamento confina con la recinzione che da su un vero e proprio bosco, per la gioia di Attila. Stamani abbiamo anche fatto alla Purulla il primo bagnetto in mare, o meglio, un semicupio. Ha molto apprezzato. 

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