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L’8 marzo e il mito della donna.

Creato il 08 marzo 2015 da Eltyna @ilditonelnaso

Ebbene si, oggi è il fatidico 8 marzo, e come tutti gli anni ci troviamo di fronte ad una festa che oscilla tra il ridicolo e il sacro: la festa della donna.
Innanzitutto definiamo donna... chi sono le donne? Sono tutti gli individui di sesso femminile, quindi doppio cromosoma X dotate. Questa è l'unica e assoluta clausola ( va beh, mettiamoci pure Vladimir Luxuria tra le donne, che se no si offende), quindi nel mega calderone delle festeggiate ci sono tutte, dalle sgallettate stupide come un piccione senza ali, a Margherita Hack.

E quindi che succede di preciso il giorno della festa della donna? Allora, il rituale primordiale della donna felice vede innanzitutto l'aitante ragazza svegliarsi al mattino ( e st'anno era pure di domenica quindi magari anche verso le 11.00), e trovare la colazione pronta con una bella mimosa regalata dal papà e dolcemente adagiata sul tovagliolo. Che fare??? Non si ringrazia il papi, sarebbe una perdita di tempo... Lo si deve pubblicare su facebook! Quindi fotina e taaaac, online su ogni social network della terra.
Ed ecco che si palesa il problema... apro la timeline di facebook e la trovo invasa di foto di mimose. Una noia mortale.

La seconda tappa da fare è organizzare la serata con le amiche, per celebrare la donna nel modo migliore, per esaltarne le sie caratteristiche e per festeggiare sto benedetto cromosoma X... e come si può fare al meglio?? Si sfogliano tutte le pagine facebook delle discoteche della zona e si trova quella più in voga. Come scegliere? Qualche anno fa, quanto andai io a ballare l'8 marzo (pentendomi poi amaramente), nella discoteca c'erano i "Gladiatori" ovvero due trentenni (ma forse anche quarantenni), un pò impanzaniti, coperti di olio e con uno scopettone in testa. Oh, ma le ragazze sono impazzite comunque, mentre io mi sono data all'alcool.

L’8 marzo e il mito della donna.

Nel frattempo però, attendendo trepidante la serata, la nostra donzella italiana cosa fa? Fa la donna impegnata su facebook, e dopo aver postato la fotina della mimosa del babbo rigorosamente modificata con tutti i filtri che il cellulare ha a disposizione, pubblica frasi sul vero motivo della festa della donna. Rimembriamo la vera storia della Festa della Donna, che poi nessuno la sa davvero. Pare che delle donne siano morte nell'incendio di una fabbrica, ma il discorso è molto fumoso, e pare non attendibile. Altri dicono che siano morte delle donne in una protesta contro lo sfruttamento del lavoro nelle fabbriche. Insomma, la storia vera non la sappiamo, ma comunque deve essere successo qualcosa di brutto brutto brutto in una fabbrica che aveva un albero di mimose nel giardino. E allora daglie giù con le frasi fatte, con gli stereotipi della serie "Siamo donne, le cose più preziose che Dio ha fatto..." e altre cose vomitose e al limite del paradossale. E mentre facciamo i profondi ci prepariamo alla serata alcolica discotecara.

L’8 marzo e il mito della donna.

Cosa deduciamo da tutto ciò? Che la festa della donna non sarebbe una cavolata in se', ma come al solito siamo noi che facciamo cavolate. Quindi mi raccomando, stasera donne datevi alla pazza gioia e urlate come se non ci fosse un domani di fronte agli spogliarellisti... ah, e datela al primo che passa, così avremo ancora un altro motivo per dire che siamo indipendenti, intelligenti, e soprattutto che noi il cervello lo abbiamo. Si, lo abbiamo, e quando facciamo così è pieno di scoregge.


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