È molto interessante che il documento sottostante chiarisca che per informare il pubblico cremonese cremona dcologia, che richiede autorizzazione della nuova discarica, abbia pubblicato avvisi sui noti giornali locali La nazione, Il resto del carlino e Il giorno.
Notevole. Chi a Grumello o cremona non legge quei quotidiani? Ma non è la prima volta finiscono a firenze, Bologna, Ferrara, dove li leggerà forse con letizia l’arcivescovo ciellino Luigi Negri, o a Milano, dove i ciellini Memores domini formigonici saluteranno con gaudio la nuova iniziativa. Ovviamente non si vuol far sapere troppo che è in corso una conferenza dei servizi e che comitati e associazioni locali possono chiedere di partecipare.
cremona Ecologia a norma di legge chiede valutazione d’impatto ambientale, che l’amministrazione provinciale vuole integrare con la modifica sostanziale dell’autorizzazione integrata ambientale.
Interessante la richiesta del comune di Grumello, il quale chiede di apprendere una valutazione dell’impatto di tutti gli impianti.
Siamo solo all’inizio del confronto, cremona Ecologia, per iniziare (pare che ci sia una certa fretta, visti gli enormi mucchi di rifiuti a Cavatigozzi), ha presentato documenti simili alla discarica arvedista di Crotta, distante tre km. Non basta.
E ci vorrà tempo per autorizzare. Inizierà una campagna annuale di misurazioni piezometriche relative alla distanza dalla falda.
Chi farà gli opportuni controlli?
Non ci piace la sburocratizzazione liberista quando c’è in gioco la salubrità della salda. Grumello si faccia pure valere più di cremona, che ha lasciato inquinare il sottosuolo alla tamoil.
Grumello dunque chiede un’analisi sull’aumento di produzione, il cosiddetto raddoppio, e le conseguenze sulle emissioni puntiformi, sulle polveri diffuse, sul traffico veicolare, sul rumore…
L’Arpa a propria volta chiede di eliminare o ridurre la criticità delle polveri diffuse, nella fase di scarico dal reattore dell’inertizzatore al box sottostante.
Queste osservazione di Arpa e Comune di Grumello palesemente riguardano l’acciaieria.
Perché appaiono qui, in un verbale che concerne una nuova discarica?
Vuol forse dire che ci sono problemi nell’acciaieria? Nel 2013 ci sono ancora complicazioni relative al progetto del raddoppio? I quesiti si trascinano da cinque o quattro anni, e fino a quando?
Dovremo rileggerli fino alla prossima medaglia conferita dal sindaco ex canoista?
Resta il fatto che la necessità della nuova discarica era prevedibile, eppure la richiesta è apparsa a sorpresa, con avvisi su giornali fiorentini e bolognesi, oltre al Giorno.
Segno che l’impatto ambientale è troppo vasto e addirittura fuori controllo, dato che cavatigozzi da anni chiede di ridurre l’inquinamento acustico e olfattivo.
Saranno rifiuti pericolosi e non pericolosi? L’amministrazione provinciale vuole chiarirlo. Al punto 11 la stessa amministrazione nota che Cremona Ecologia (o il gruppo Arvedi?) intende usare il cemento come legante dei rifiuti. Non basta, occorrono altri metodi, stabilizzanti o complessanti.
Pare quindi che i rifiuti siano di tipo pericoloso, di quelli “contaminanti” (perché sono usate le virgolette?) perché contenenti metalli pesanti. Altro punto interessante dunque e ben poco chiaro. Metalli pesanti in rifiuti pericolosi? Vicino a una falda?
Fortunatamente siamo solo all’inizio della Conferenza dei servizi. Interrogativi ce ne sono inevitabilmente ancora molti, è quasi un dato procedurale. Resta il fatto che senza Provincia chi tutela i cittadini? L’amministrazione provinciale si è attivata, non avrà grandi mezzi e molto personale, ma è stata attiva. O meglio. Gli uffici come vediamo agiscono. I politici in Provincia nulla dicono di questo lavoro degli uffici. I politici in parte non vedono l’ora di spazzar via gli uffici Ambiente provinciali. Una prospettiva davvero squallida. Sono uffici da potenziare, come quelli di Asl e Arpa. A meno che la salute nulla valga.
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