Non si aspettava altro. L’aria vibrava. Si udiva addirittura l’eco del silenzio risuonare, come da lontananze abissali, degli ansiti dei cittadini di Cavatigozzi. La Sala dei Quadri si colorava di ombre sinistra, la sera incombeva come una condanna. Perché tutti aspettavo lei, l’interrogazione fatale. Esiste un Dio? Può l’umana potenza capovolgere il destino? Si può respirare meglio a Cavatigozzi? Dormire di notte sonni sereni?
Il consiglio comunale di Cremona la sua risposta l’ha data. Chiara. Forte. Decisa. Come sempre. Del resto l’industriale Arvedi dona un museo del violino con tanto di auditorium al Comune (pare al 50%, si vedrà) e poi anche una casa di riposo alla Chiesa, perché disturbarle.
Così il consiglio comunale ha rinviato l’interrogazione di Alessia Manfredini (Pd), assente, ma che sarebbe stata sostituita da Maura Ruggeri, per l’occasione presidente del consiglio comunale. Non c’era tempo. Ovvio.
(Qui sotto un augusto promemoria)
0.000000 0.000000Interrogazione presentata in data 9 agosto 2012 da consiglieri comunali vari del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Alessia Manfredini) in ordine alla convocazione dell’Osservatorio Arvedi e ad un incontro pubblico con i cittadini interessati.
Premesso che in data 22 marzo 2012 è stato riunito per la prima volta nel corrente mandato amministrativo l’Osservatorio Arvedi; in quell’occasione si è tenuto un proficuo scambio di informazioni e di valutazioni circa le problematiche attinenti i rapporti tra insediamento produttivo e territorio con particolare riferimento alle problematiche della rumorosità dell’impianto lamentate in particolare dai cittadini residenti a Cavatigozzi, i quali per la prima volta, non erano stati invitati all’Osservatorio. Considerato che un nutrito gruppo di cittadini aveva inviato un’istanza alle autorità interessate in data 14 marzo avente per oggetto: “richiesta di intervento a seguito di disturbo legato all’inquinamento acustico” in cui si poneva il problema dell’inquinamento acustico, ma anche delle emissioni in atmosfera; la comunicazione apparsa a mezzo stampa del Gruppo Arvedi su la Provincia del 24 marzo 2012 in cui la Società prende posizione rivolgendosi direttamente e singolarmente ai cittadini sottoscrittori; il gruppo PD aveva chiesto alla Giunta, con un’interrogazione depositata il 26 marzo e discussa in Consiglio comunale il 16 aprile, la disponibilità ad un ulteriore approfondimento nell’Osservatorio Arvedi per consentire un confronto nella massima trasparenza, cosa fino ad oggi mai avvenuta; la nota di Arpa del 24 maggio 2012 avente per oggetto: “trasmissione dati e rilevamenti ambientali: ditta Acciaieria Arvedi; le preoccupazioni dei cittadini di Cavatigozzi circa lo sforamento dei limiti in vigore delle emissioni di diossina da parte dell’accciaieria si sono rivelate totalmente infondate, come si evince dai dati presentati al tavolo del Prefetto nel giugno scorso e che pertanto tale tema è fuori discussione; la lettera inviata in data 27 luglio 2012 dallo studio legale per conto della Acciaieria Arvedi S.p.A. recapitata al domicilio di ogni cittadino in cui si chiede di presentare le proprie scuse per le infondate gravi accuse contenute nella missiva in oggetto entro e non oltre il mese di agosto. Visionati i decreti relativi al progetto di ampliamento per produzione e lavorazione dell’acciaio dds 5515 del 18/5/2006 e dds 26/1/2009 n.534 nonché il decreto relativo al rilascio dell’Aia n.184 del 22/03/2010. Ribadito che il riferimento naturale alla cittadinanza è l’amministrazione comunale; compete all’amministrazione comunale rappresentare le istanze e le preoccupazioni dei cittadini nella interlocuzione pubblica con i soggetti del territorio, tutto ciò premesso si interroga il Sindaco e l’Assessore competente per sapere: se non intende, come già avvenuto in altri quartieri della città, convocare urgentemente un incontro pubblico e farsi promotore di un chiarimento delle posizioni che può avvenire solo attraverso il confronto ed il dialogo; se non ritiene doveroso convocare l’Osservatorio Arvedi il prima possibile con la presenza di una rappresentanza cittadini di Cavatigozzi al fine di proseguire il confronto in merito al problema dell’impatto acustico rilevato e documentato dall’ARPA.