L’aspetto più bello del web – e di facebook in particolare – consiste nel fatto che il PROGETTO di una singola persona possa essere condiviso tra tant*, crescendo grazie ai diversi apporti, alle diverse posizioni ed idee. Poi si arriva al prodotto finale e quello diventa PATRIMONIO DI TUTT*.
E’ accaduto anche nel caso dell’AGENDA DELLE DONNE PER L’ITALIA NAZIONE EUROPEA: la blogger, giornalista pubblicista, scrittrice, illustratrice IOLE NATOLI ha partorito l’idea di creare un documento delle donne, contenente temi e principi fondamentali per la nostra dignità di cittadine titolari di diritti-doveri, da diffondere in questa delicata fase politica del nostro Paese. Infatti l’AGENDA è nata in occasione delle ELEZIONI POLITICHE ITALIANE del 2013.
Qui il link:
http://agendadonneitalia.blogspot.it/2013/02/in-occasione-delle-elezioni-politiche_178.html
Dall’idea di IOLE NATOLI è nato un gruppo di lavoro egregiamente coordinato dalla stessa promotrice-amministratrice e dalle altre amministratrici ADRIANA PERROTTA, TERESA PEZZI, ILARIA TARABELLA: tutte loro hanno fatto confluire nell’Agenda i loro personali contributi ed idee. Ma non solo: hanno aiutato anche a tessere la tela degli ulteriori apporti di gruppo, tra cui il mio, nel tema (a me molto caro) del FEMMINICIDIO.
Ho discusso amabilmente con IOLE sul problema FEMMINICIDIO e la ringrazio per l’entusiasmo, l’impegno, la precisione che dedica ai vari temi pertinenti il mondo femminile: quello VERO. Quel mondo vero fatto di donne che lavorano in casa e fuori casa, che hanno figli, che lottano contro la precarietà della vita in tutti gli ambiti socio-familiari.
E’ in questi momenti che si rinsalda la mia FIDUCIA NELLE DONNE e nella loro capacità di fare RETE, di CONDIVIDERE, di REGALARE idee, progetti, entusiasmo.
E a chi mi dice che la SORELLANZA è un’utopia…. rispondo che nonostante molte delusioni, io ci credo ancora.
In nome di questa, invito TUTTE LE LETTRICI DEL MIO BLOG a diffondere l’AGENDA (vd link sopra). L’AGENDA non è solo di Iole, non è solo di Adriana, Teresa, Ilaria. Non è solo mia. E’ di TUTTE NOI.