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L’Albania low cost, il Paese che #cambiaverso

Creato il 19 giugno 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Negli ultimi anni si sta affermando, come meta turistica, un Paese che fino ad un decennio fa forse nessuno avrebbe preso in considerazione: l’Albania.

Albanesi in Italia e Italiani in Albania

Vicina e naturalisticamente interessante, l’Albania è stata negli anni ’90, dopo la caduta del Muro di Berlino e gli sconvolgimenti dell’ex blocco sovietico anche in Jugoslavia, uno dei primi casi di massiccia immigrazione nel nostro paese. Il processo migratorio ebbe iniziato quando finì la fase di isolazionismo nel 1991 e caratterizzò tutto il decennio. Negli ultimi anni del regime comunista, il Paese era poverissimo, con un’economia prevalentemente agricola e con uno sviluppo industriale interamente programmato: viveva una profonda crisi che aveva portato la fame per larghe fasce di popolazione. Emigrare per raggiungere una condizione di benessere, come sempre, era una via di fuga, ispirata al “mondo fantastico” che veniva trasmesso dalla TV italiana. Nelle condizioni di arretratezza generale in cui versava l’Albania dei primi anni ’90 i media italiani creavano speranze e facevano sognare ad occhi aperti, ma non solo: resero anche possibile una grande diffusione della nostra lingua, con un continuo corso “indiretto”, che insieme all’ideale dei “soldi facili” veicolava messaggi sociali e culturali del periodo.

Dopo un periodo che ha visto anche qualche tensione, l’immigrazione albanese è però rallentata fino a quasi fermarsi: l’economia ha iniziato a crescere portando molti degli immigrati a fare ritorno a casa, e non solo. Il territorio dell’Aquila bicipite, infatti, non è più solo una terra di opportunità per i suoi stessi cittadini, ma è diventata un mercato interessante anche per noi italiani, tanto che sono numerosi i casi di imprenditori che hanno deciso di delocalizzare alcune produzioni là, dove il costo del lavoro è più basso: addirittura è stata aperta un’emittente televisa, ‘Agon Channel’, di proprietà italiana.

L’Albania Low cost e incontaminata

Anfiteatro romano di Durazzo - Wikipedia

Anfiteatro romano di Durazzo – Wikipedia

In Albania di low cost non c’è soltanto la produzione televisiva ed industriale, ma l’intera vita. Questo ha spinto moltissimi tour operator ad aprire nuovi e attrezzati villaggi turistici: sono numerosi gli alberghi ed i bed and breakfast che compaiono sui motori di ricerca, offrendo prezzi decisamente migliori di storici concorrenti, quali per esempio in Grecia, e lanciano la destinazione come meta interessante per chi ha poco budget da spendere ma vuole godersi le bellezze del Mediterraneo e dei Balcani.

La nazione è rinata ed ha riscoperto siti archeologici interessanti (alcuni dei quali iscritti al Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco), panorami mozzafiato, città vivaci e parchi naturali degni di nota. Le spiagge, decisamente interessanti, si affacciano sul mare Adriatico, specialmente intorno alla città di Durazzo; più a Sud danno invece sul mar Ionico, regalando spettacoli naturali incontaminati. Per quanto riguarda i siti archeologici antichi relativi agli insediamenti greci e romani, si possono ammirare esempi ancora conservati in stato ottimale. Tra le aree più interessanti Butrinto o Butrinti, vicino a Saranda al confine con la Grecia, un parco archeologico, il tempio di Asclepios e i mosaici bizantini. Il tempio di Artemide con le sue imponenti colonne si trova invece ad Apollonia, città prima greca e poi romana.

La capitale, Tirana, è densamente popolata e ricca di vita: oltre ai reperti archeologici si ammirano numerosi palazzi e chiese antiche: la cattedrale di San Paolo, la chiesa ortodossa, la Moschea Et’hem Bey sono solo alcuni dei luoghi di culto che vi si trovano. La fortezza di Giustiniano, risale a quando ancora l’Albania era parte dell’impero bizantino. Le grandi città albanesi riservano scorci millenari e allo stesso tempo attrazioni turistiche e culturali di ogni tipo.

È diventato un paese dinamico e giovane. Ha trasformato la sua economia di sussitenza in un’economia in crescita. Oggi in Albania si investe perché offre opportunità che l’Italia non riesce a dare.

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