Lunedì sera "Le Monde" fa sapere che il controspionaggio diretto da un uomo molto vicino a Sarkozy, Bernard Squarcini, ha fatto un'indagine su richiesta dell'Eliseo per scoprire quale fosse la fonte di un giornalista che segue l'affare Woerth-Bettencourt. Tra le questioni al vaglio della magistratura ci sono i finanziamenti illegali che Liliane Bettencourt, ereditiera del fondatore de "l'Oréal", avrebbe concesso al ministro del lavoro in quanto tesoriere dell'Ump.
A luglio, quando quest'affare era al suo massimo e stava rovinando molto l'immagine della presidenza e del governo, gli spin-doctors di Sarkozy hanno tirato fuori dal cilindro un trucchetto vecchio, l'emergenza sicurezza. Questa volta però non c'erano le banlieues di mezzo, ma i rom. Non c'è stata un'escalation di casi nell'agenda mediatica, come accadde in Italia, ma lo sfruttamento sapiente di un singolo caso che ha portato alla decisione di distruggere i campi illegali, espellere alcuni nomadi non francesi e facilitare economicamente le partenze volontarie.
Ecco, ieri alcune cose sono tornate a torcersi contro. Woerth è stato duramente attaccato all'Assembla nazionale sulla sua riforma delle pensioni, Hortefeux ha dovuto rispondere alle dure critiche di una vera opposizione che puntava il dito sulla violazione della protezione delle fonti giornalistiche e quindi della libertà di stampa. In più Viviane Reading, commissaria europea alla giustizia, si è scagliata duramente contro il governo e le menzogne di Eric Besson, ministro dell'immigrazione, per quanto riguarda le azioni contro i rom:
"I have been appalled by a situation which gave the impression that people are being removed from a member state of the European Union just because they belong to a certain ethnic minority. This is a situation I had thought Europe would not have to witness again after the Second World War". (l'intervento completo, davvero forte, potete leggerlo al link sopra)Probabilmente verrà aperta una procedura di infrazione contro la Francia per questa sua politica discriminatoria.
Come se non bastasse, per Sarkozy sono arrivate due notizie amare. Secondo un sondaggio de "le Parisien - Aujourd'hui en France" il suo acerrimo nemico Dominique de Villepin avrebbe le stesse chance del presidente in carica alle prossime elezioni presidenziali del 2012. E non è tutto. Secondo un altro sondaggio, questa volta del settimanale di attualità e cultura "Les inrockuptibles", addirittura il primo ministro François Fillon sarebbe un candidato migliore di Sarkozy: il 58% dei simpatizzanti dell'Ump intervistati preferiscono il premier, mentre il restante 42% preferiscono il presidente.
Bene, al termine di questa giornata nera, nel quale è stato anche approvato in maniera definitiva il divieto del velo integrale in pubblico, cosa c'è di meglio di un altro allarme che tale resta (per fortuna). Sono sospetti questi allermi e queste telefonate anonime che segnalano bombe inesistenti sulla Torre Eiffel solo qualche giorno dalla dichiarazione di Bernard Squarcini al Journal du Dimanche (giornale del gruppo Lagardère, molto vicino a Sarkozy, così come Squarcini) che il rischio attentati in Francia è molto alto, come alla metà degli anni Novanta quando i terroristi algerini avevano compiuto diverse azioni.
Sia chiaro, non ho ancora fonti così alte da poter affermare tutto questo con certezza assoluta, ma metto solo in ordine dei pezzi di un puzzle in cui si capisce chiaramente che Sarkozy e i suoi sono in difficoltà nera e che potrebbero tirare fuori qualche trucchetto mediatico come hanno già fatto in passato