L'allarme dell'Oms: "I bimbi diventano obesi? Effetti disastrosi della pubblicità"

I bimbi diventano obesi? E' anche colpa della pubblicità. L'allarme arriva dall'Organizzazione mondiale della sanità secondo la quale la pubblicità di cibi ricchi di grassi saturi, zuccheri e sale, ha un effetto "disastroso" sui bambini, in particolare su quelli già sovrappeso. Il dato emerge dall'ultimo rapporto sull'obesità infantile presentato in occasione del vertice di Vienna del 4-5 luglio.
Una vera e propria urgenza che impone ai governi una stretta che riguarda non solo la pubblicità in tv, ma anche quella sui nuovi media. Secondo l'Oms, proprio la pubblicità costituirebbe uno dei principali fattori di rischio per l'obesità infantile e altre malattie croniche legate alla dieta. 
Anche se la tv resta il mezzo principale delle campagne, a quanto pare l'industria del cibo utilizza sempre più spesso nuovi canali pubblicitari, anche perché più economici, come i social network e le applicazioni per cellulari, per raggiungere i bambini.
Il pericolo risiede secondo l'Oms negli ingredienti che questi cibi contengono: alti livelli di grassi, zuccheri o sale. Ai primi posti le bibite zuccherate tipo soft-drink, cereali zuccherati per colazione, biscotti, snack, dolciumi, piatti pronti e fast food. 
Secondo gli studi realizzati i bambini imparano a riconoscere i marchi fin dalla prima infanzia, entro i 4 anni sono in grado di distinguerne anche diversi e sono proprio loro i più inclini a ingrassare.