Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po’ distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l’istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall’affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all’omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un’aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.
L’Allieva è il romanzo d’esordio di Alessia Gazzola e primo di una serie ambientata in Italia che vede protagonista Alice, Elis, una specializzanda in Medicina Legale, distratta, goffa ma altrettanto appassionata e caparbia. E il caso Valenti, il primo caso della sua “carriera”, la assorbe enormemente, poiché aveva incontrato la vittima, Giulia, propro il giorno prima della sua morte. E così, inevitabilmente, si lascia travolgere da questo caso ben al di là delle sue competenze, rischiando anche di essere radiata dall’Ordine dei Medici. Si innamora pazzamente di Arthur, il figlio del suo direttore, anche se lui è spesso in giro per il mondo per lavoro e rifugge un legame stabile, e si incontra/scontra col suo giovane capo Claudio. Un triangolo, questo, che non tarderà a tenere il lettore incollato alle pagine di questo giallo frizzante all’italiana condito dal rosa shocking tipico dei personaggi alla Bridget Jones.