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L’alluminio, un metallo altamente tossico

Da Dietainforma @espriweb

metalli pesanti alluminio L’alluminio è un metallo altamente tossico. Può risultare nocivo anche in piccole quantità, se si deposita nel cervello. L’esposizione a questo metallo può causare: coliche, rachitismo, problemi gastrointestinali, interferenza con il metabolismo del calcio, estremo nervosismo, anemia, mal di testa, riduzione della funzionalità epatica e renale, perdita di memoria, problemi di linguaggio, indebolimento delle ossa e dolori muscolari. Molti dei sintomi ricordano la malattia di Alzheimer e l’osteoporosi. Poiché l’alluminio viene rilasciato dai reni, questo metallo può danneggiare la funzione renale. Inoltre, può accumularsi nel cervello provocando convulsioni e ridotta prontezza mentale. Il cervello è normalmente protetto da una barriera emato-encefalica che filtra il sangue. L’alluminio non riesce ad attraversare facilmente questa barriera, ma certi composti in esso contenuti sì, come il fluoruro di alluminio. È interessante notare che molte riserve idriche comunali vengono trattate con solfato di alluminio e fluoruro di alluminio. Queste due sostanze chimiche possono facilmente combinarsi con il sangue. Quando vi è un elevato livello di assorbimento di alluminio e silicio, la loro combinazione può causare un accumulo di alcuni composti nella corteccia cerebrale tale da impedire la corretta trasmissione degli impulsi nervosi. La carenza di calcio a lungo termine può aggravare ulteriormente questa condizione. L’alluminio può essere assorbito dall’organismo attraverso il tratto digerente, i polmoni e la pelle. Si trova naturalmente nell’aria, nell’acqua e nel suolo. Viene utilizzato nel processo di fabbricazione di pentole, tegami, utensili e pellicole, nella produzione di antidolorifici, anti-infiammatori e antiacidi, come additivo nella maggior parte dei lieviti in polvere. Lo si può trovare, inoltre, negli anti traspiranti, nei dentifrici, nei composti dentali, nella farina, nel formaggio grattugiato, nel sale da cucina e nella birra. La più grande fonte di alluminio, tuttavia, è rappresentata dalle riserve idriche comunali. Per cercare di prevenire un’intossicazione da alluminio, è possibile seguire alcuni accorgimenti:

  • seguire una dieta ricca di fibre;
  • utilizzare pentole ed utensili in acciaio inox, vetro o ferro;
  • controllare che i prodotti non contengano alluminio;
  • sottoporsi ad un esame dei capelli per determinare i livelli di alluminio presenti nel corpo.

La ricerca ha dimostrato che cucinare nelle pentole di alluminio è pericoloso, in quanto la loro corrosione permette ai cibi di assorbire grosse quantità di questo metallo. L’alluminio si scioglie più facilmente in presenza di alimenti acidi, come il caffè, il formaggio, la carne, il tè nero e verde, il cavolo, i cetrioli, i pomodori, le rape, gli spinaci ed i ravanelli. Le piogge acide, inoltre, permettono a questo metallo di raggiungere l’acqua potabile.


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