Nel 2011 ho vissuto una delle esperienze più forti e belle che mi siano capitate.
Ho avuto la fortuna di poter lavorare come tirocinante nella colorata, caotica, mistica, e, soprattutto, incomprensibile, India, protagonista di una fase di sviluppo veloce e disordinato, quindi unico.
Non potevo non cogliere l’occasione per partire armi e bagagli (e macchina fotografica), e girare il più possibile tra templi, montagne, città e spiagge.
Voglio sfruttare questo spazio su FailCaffè per una serie di articoli fotografici (non spaventatevi, saranno al massimo sette!) partendo, giustamente, da alcuni scatti dalla città in cui lavoravo, Bangalore.
Bangalore è la capitale del Karnataka, uno stato del Sud. Per quanto sconosciuta ai più, è una città di oltre cinque milioni di abitanti, cuore dell’industria del software mondiale ed è spesso considerata la città più verde e vivibile dell’intera India. Difatti vi sono grattacieli, ristoranti di lusso, parchi; ma non è quello che vedrete in questi scatti.
Quello che voglio mostrarvi è l’altro lato della città, quello autentico, che non viene esaltato: scene di vita quotidiana, strade, ma, soprattutto, le persone.
- Questo è il “normale” traffico urbano, dove persone, taxi, mucche e carretti invadono la strada. Purtroppo la foto non può trasmettere il caos generato dal continuo uso del clacson, considerato un accessorio indispensabile da utilizzare in ogni istante.
- A pochi passi dai grattacieli, è facile trovare vie degradate, sporcizia, confusione. In questo vicolo la gente armeggia con i cavi elettrici, cercando di estrarne il rame per poi rivenderlo.
- Questo scatto da scena post-apocalittica rappresenta una strada, poco distante dal mercato dei ricambi per auto, in cui possiamo ammirare motori, macchine distrutte, e decine di persone intente a ripararle o rivenderne pezzi.
- Uno dei dettagli del mercato dei ricambi.
- Non è raro trovare ai lati della strada, o sugli alberi, delle comunissime scimmie, spesso più espressive e umane di quel che riusciamo ad immaginare.
- Una delle delizie da provare per strada è il succo di cocco fresco, simile ad un latte leggerissimo e dal sapore incredibile. E’ venduto a meno di 30 centesimi, e ci si può fidare, è salutare!
- È la gente che rende speciale la città, con la sua vitalità, la gentilezza e la più assoluta semplicità. Qui, uno dei tanti bambini si presta al “gioco” degli scatti.
- Solo esplorando i quartieri più “poveri”, i cosiddetti “slum”, ho trovato la vera essenza del popolo Indiano. È qualcosa che ti spiazza, ti spinge a riflettere, e a capire, ma non proprio tutto: lo sguardo di questo anziano, a distanza di anni, è rimasto per me, indecifrabile.
- I bambini invece, mi hanno sempre trasmesso gioia, particolarmente a Bangalore. Nella foto un balcone “invaso” da allegra gioventù.
- Una giovane danzatrice tra i vicoli dello “slum”.
- Infine, questa bambina, quasi stregata dalla macchina fotografica, mentre sua madre la trascina dentro casa. Potrei aggiungere altre centinaia di foto, altri volti, altre situazioni. Ma, oggi, volevo solo introdurvi alla bellezza nascosta dell’India, lasciando in sospeso le contraddizioni di questo enorme stato.
Alla prossima puntata!