Per tutta la durata del suo matrimonio, Anna ha subìto le peggiori angherie da parte di un marito sempre arrabbiato, che rientrando a casa dal lavoro non aveva pieta' di lei.
Botte su botte.E poi, nella ricerca del perdono, pizza e gelato per tutta la famiglia.Ma è arrivato il momento di andare via dall'incubo.Dal 2009 Carla subìsce le violenze del marito.Piu' denunce alle spalle, un tentativo di andare via di casa.Ma poi lui torna, dice di essere cambiato, la implora di tornare insieme e Carla è di nuovo al punto di partenza.Sempre piu' spesso le giovani donne extracomunitarie vogliono far propria la nostra cultura, andando contro ai mariti.Ma dove vi è un'etnia forte la ribellione è molto difficile.Una donna senegalese si è separata, e le sue amiche sono state tutte quante rispedite in Senegal per paura che potessero seguire il suo esempio.Il maltrattamento è subdolo, è un meccanismo silente che logora la donna giorno dopo giorno, rendendola fragile e insicura.Finche' poi la violenza esplode al punto da innescare il processo di richiesta d'aiuto.Molte pero' ci ripensano, tornano a casa nella cosiddetta fase della luna di miele, in cui il marito promette di cambiare.Ma poi tutto torna esattamente come prima.(Testimonianze rilasciate sul quotidiano della mia citta' da psicoterapeuta e avvocato dell'Associazione L'altra meta' del cielo, che opera nella mia provincia attraverso centri di ascolto e case rifugio).
I seguenti dati invece sono stati forniti dalla Questura della mia citta' e riguardano il periodo esteso dal 1/1/2012 al 30/9/2012:9 casi di violenze sessuali nei confronti delle donne, contro i 19 del 201160 denunce per lesioni dolose nei confronti delle donne, contro le 116 del 201134 donne hanno denunciato il reato di percosse, contro le 60 del 2011.Dati rassicuranti?Assolutamente no.A diminuire non sono le botte, ma solo le denunce.Infatti la crisi economica costringe le donne vittime di partners violenti a restare sotto lo stesso tetto con il loro aguzzino, perche' senza la speranza di trovare un lavoro e rendersi indipendenti non vedono altra via d'uscita se non quella di continuare a rimanere in casa con chi le sottomette fisicamente e psicologicamente.Oggi è il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.Ribadisco parola per parola quanto ho gia' scritto l'anno scorso a questo proposito.
E come in quel post ripeto "ma non solo oggi".In Italia ogni due giorni viene uccisa una donna.Mi sembra un po' troppo per fermarsi a riflettere un solo giorno all'anno.