Mah. Questo romanzo, secondo me, ha fatto parlare per via della scabrosità dell’argomento, della quindicenne europea che è diventata l’amante di un giovane miliardario cinese.
Non mi piacciono gli sperimentalismi, il passaggio dalla prima alla terza persona riferito sempre allo stesso personaggio – se stessa – né il via vai così sfacciato tra i tempi e i luoghi, né l’estraneità spinta all’estremo.
Per fortuna era corto.