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“L’amore bugiardo” di Gillian Flynn

Creato il 16 dicembre 2013 da Vivianap @vpicchiarelli

71EP9cUigYL._SL1500_Amy e Nick si incontrano a una festa in una gelida sera di gennaio. Uno scambio di sguardi ed è subito amore. Lui la conquista con il sorriso sornione, l’accento ondulato del Missouri, il fisico statuario. Lei è la ragazza perfetta, bella, spigliata, battuta pronta, il tipo che non si preoccupa se bevi una birra di troppo con gli amici. Sono felici, innamorati, pieni di futuro. Qualche anno dopo però tutto è cambiato. Da Brooklyn a North Carthage, Missouri. Da giovani professionisti in carriera a coppia alla deriva. Amy e Nick hanno perso il lavoro e sono stati costretti a reinventarsi: lui proprietario del bar di quartiere accanto alla sorella Margo, lei casalinga in una città di provincia anonima e sperduta. Fino a che, la mattina del loro quinto anniversario, Amy scompare. È in quel momento, con le tracce di sangue e i segni di colluttazione a sfregiare la simmetria del salotto, che la vera storia del matrimonio di Amy e Nick ha inizio. Che fine ha fatto Amy? Quale segreto nasconde il diario che teneva con tanta cura? Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto schiacciato dall’angoscia, o un cinico mentitore e violento, forse addirittura un assassino? Raccontato dalle voci alternate di Nick e Amy, “L’amore bugiardo” è una incursione nel lato oscuro del matrimonio. Un thriller costruito su una serie di rovesciamenti e colpi di scena che costringerà il lettore a chiedersi se davvero sia possibile conoscere la persona che gli dorme accanto.

Un libro da leggere in questi tempi malati di stalking, un thriller che gioca sul filo sottile dell’ambiguità e che dispiega con lentezza le trame di una storia impensabile, in cui la vittima non è sempre tale. Il romanzo è strutturato alternando i due punti di vista, quello di Nick e Amy, narrati in prima persona, distanti temporalmente: contemporaneo agli accadimenti quello di Nick, di cui si assapora ogni emozione negativa; passato quello di Amy, che forma diaristica getta luce – o forse ombre – degli anni del matrimonio.
Ma quando tutto sembra chiaro e la fine scontata, ecco che la Seconda Parte del romanzo ribalta ogni certezza del lettore.
La storia evolve a un ritmo serrato, fino ad arrivare alla Terza Parte, l’ultima, e anche qui i colpi di scena non mancano. Per dirla con le parole di Nick: “Siamo un unico, lungo, terrificante crescendo.”L’autrice ci regala, forse per troppe pagine, in tutta onestà, una storia che sembra stringere il lettore in una morsa che lascia senza fiato. Il finale, però, risulta del tutto inverosimile anche se, temo, possa rappresentare, con le dovute cautele del caso, una sorta di leit motiv delle storie di coppia odierne: compromesso a ogni costo.
 


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