Un articolo sul quotidiano Hürriyet Daily News riferisce della volontà del governo di ricostruire alcune moschee storiche distrutte nel corso del tempo, anche negli ultimi decenni.
Ecco come commenta la notizia l’Ansa:
Il governo filo-islamico del premier Recep Tayyip Erdogan, quasi a voler ulteriormente dimostrare la propria volontà di re-islamizzare il Paese, sta progettando di ricostruire alcune delle 150 moschee della Turchia che sono scomparse con il trascorrere degli anni.
“Quasi a voler dimostrare la propria volontà di re-islamizzare il Paese”, già. Il punto è: ma in concreto, in cosa consiste questa islamizzazione – o re-islamizzazione – della Turchia, di cui parla ossessivamente l’Ansa (così da stimolare fobie e pregiudizi)? E perché invece l’Ansa non parla mai del restauro di chiese cristiane chiuse da decenni? Forse perché parlarne andrebbe contro lo schemino musulmano=cattivo vs. “laico”=buono?
Attenersi ai fatti proprio no, eh? “Il governo del premier Recep Tayyip Erdogan sta progettando di ricostruire alcune delle 150 moschee della Turchia che sono scomparse con il trascorrere degli anni.” Solo i fatti, le interpretazioni – a senso unico – tenetevele per voi…
Dice: ma a te cos’importa? Il problema è dato dell’autorevolezza dell’Ansa: che a forza di parlar male del governo dell’Akp ha generato nell’opinione pubblica italiana un’ostilità terrificante.



