Il giudizio di Maria Giorgia VitaleSummary:
Vola vola l’Ape Maia, arriva
al cinema un’icona degli anni ’80…
L’Ape Maia – Il film vola al cinema dal 18 settembre, dopo essere stato presentato all’ottava edizione del Roma Fiction Fest, ed è distribuito da Notorious Pictures.
L’Ape Maia è un film d’animazione, realizzato in graphic computer e diretto da Alexs Stadermann e di Simon Pickard che racconta dell’anticonformista Maia che nasce in un alveare dove, però, viene considerata “diversa” dalle altre api. I suoi sforzi per essere un’ape come le altre sono vane e per questo entra subito in conflitto con la cattiva consigliera dell’Ape Regina che trama alle sue spalle, per prendere il suo posto, organizzando il furto della pappa reale. Scoperto il piano malvagio, Maia chiamerà tutti gli insetti del prato, comprese le temute vespe che, in realtà, si riveleranno ottimi alleati.
L’Ape Maia è, a tutti gli effetti, un’icona dei cartoni televisivi. Nasce nel 1975 come anime per bambini e co-prodotto dalla giapponese Nippon Animation e dall’austro-tedesca Apollo Film, tratto dai romanzi Le avventure dell’Ape Maia e Il popolo del cielo dello scrittore Waldemar Bonsels. Nel 1980 arriva anche in Italia dove ha un successo clamoroso.
Vivacissimo e coloratissimo, L’Ape Maia – Il film è un racconto in cui si mescolano tante piccole lezioni che i bambini comprenderanno e ne faranno tesoro (ci auguriamo!). L’alveare è un piccolo grande sistema automatizzato, una sorta di piccola catena di montaggio in cui tutti eseguono un ordine per il bene comune: la fabbricazione del miele. E se qualcuno interrompe il ritmo, compromettendo la produzione di questo bene, è etichettato come “diverso”. Non c’è spazio per il tempo libero e per il gioco, non è possibile socializzare con altri che non siano api, perché sono diversi e in quanto tale, potenzialmente rappresentano una minaccia. A rompere questa chiusura è proprio Maia che abbatte ogni tipo di frontiera e quindi di paura nei confronti dello “straniero”. Farà amicizia con tutti e, nonostante non sia omologata alle api operose, riuscirà a compiere un’azione positiva.Il mood complessivo del film è proprio sii sempre te stesso! E, attualmente, anche se può sembrare scontato, questa massima non lo è affatto, perché stimola i bambini a non sembrare qualcun altro ma ad essere se stessi, senza filtri. È vero, che bisogna essere disciplinati ma è vero anche che ci deve essere lo spazio per l’avventura e la ricerca che formano, completandolo, l’uomo e la donna del domani.
Dunque, L’Ape Maia – Il film è divertente e, allo stesso tempo, educativo per i bambini, che, ne siamo certi, saranno accompagnati da ex-ragazzini, ormai adulti che, avendo amato il cartoon negli anni ‘80, lo guarderanno con tanta nostalgia, aprendo il cassetto dei ricordi dell’infanzia.
Di Maria Giorgia Vitale per Oggialcinema.net