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l'apoteosi del cretino

Da Guchippai
l'apoteosi del cretino
le seguenti riflessioni sono scaturite dagli accadimenti della settimana scorsa: sanguinose proteste nel Nord-Africa a causa di un film offensivo per l'islam e pubblicazione di vignette satiriche altrettanto offensive per i musulmani, con conseguente preoccupazioni per le possibili ripercussioni. premetto che per me il diritto alla libertà di opinione e di espressione è fondamentale e non può essere messo in discussione, però... un però mi pare doveroso, e anche più d'uno. il diritto di cui sopra deve essere sempre affiancato dal concetto di responsabilità personale, ovvero: devo sì essere libero di esprimere le mie opinioni, ma devo ugualmente essere consapevole delle reazioni e delle conseguenze che esse possono portare e quindi devo anche essere pronto ad assumermene la responsabilità. se produco un film chiaramente girato allo scopo di denigrare la religione islamica, poi non me la posso cavare dicendo che sì, mi dispiace che ci sia scappato il morto, ma ho solo esercitato la mia libertà di parola e quindi non mi sento responsabile. se vado davanti a uno smargiasso alto due metri e palestrato e gli dico che è solo una montagna di muscoli senza cervello, è vero che mi limito a esprimere la mia libertà di parola, però poi la responsabilità per il pestaggio che subisco è mia; o no? d'accordo, è un esempio cretino, ma mi sembra che renda l'idea. ad ogni modo, da questo primo pensiero mi sono spostata verso altre sponde. per esempio, stavo considerando che con Internet e con le moderne tecnologie ormai è diventato possibile per chiunque auto-produrre materiale di vario genere, diffonderlo in rete e fare proseliti. se da un lato questo offre enormi possibilità a chi ha talento e idee buone, dall'altro è chiaro che lo stesso vale per chi diffonde messaggi deleteri. dato che la madre degli imbecilli è sempre incinta, basta un cretino abbastanza convincente per fare proseliti e per provocare danni. non mi riferisco solo a esempi eclatanti come quelli sopra descritti, siamo circondati da vari gradi di idiozia e a volte è veramente difficile controbattere o difendersi. così si arriva al paradosso che il diritto alla libertà di opinione e di espressione rischia di permettere il prolificare di cretinate di vario livello, e si sa che certe cose è più facile farle che disfarle, tanto più che nessuno si sente responsabile per le conseguenze delle proprie affermazioni perchè ritiene di avere semplicemente esercitato un diritto legittimo.

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