La tragedia dell'Aquila non ha insegnato nulla nè in termini di previsione nè di prevenzione di eventi sismici. In Italia la terra torna di nuovo a tremare e l’Emilia Romagna sprofonda nel terrore. Sedici morti, un disperso, oltre 350 feriti. E una moltitudine sempre più vasta di sfollati: 8.000, che si vanno ad aggiungere alle seimila persone già fuori casa dopo il sisma di una settimana fa. A una prima scossa di magnitudo 5,8, rilevata alle 9 con epicentro in provincia di Modena, ne sono seguite altre due, intorno alle 13, di magnitudo superiore a 5.Il mondo del lavoro paga un prezzo durissimo: dieci operai sono morti nel crollo dei capannoni che erano stati dichiarati agibili nonostante lo sciame sismico. La triste mappa delle vittime ne registra tre a San Felice, nel crollo della azienda Meta, due a Mirandola, una a Concordia, una a Finale, una a Medolla, una a Cento, più due donne a Cavezzo, una sepolta dalle macerie del Mobilificio Malavasi. Alla lista si aggiunge anche don Ivan Martini, il parroco di Rovereto, travolto nel crollo della sua chiesa. Danni pesanti in tutta l’Emilia, tra crolli di edifici storici, chiese e fabbriche distrutte. L’epicentro del sisma è stato rilevato tra i comuni di Medolla, Mirandola e Cavezzo. E all’origine delle scosse potrebbe esservi la rottura di una nuova faglia di 40 km. È tornato a tremare il margine settentrionale dell'Appennino sepolto sotto la Pianura Padana. "Annullate la parata militare del 2 giugno e usate quei soldi per la ricostruzione del terremoto!". Questo è il grido unanime che si solleva dalla genteperbene dell'Italia onesta che lavora e paga le tasse! Questo l'appello rivolto alla presidenza della Repubblica affinché eviti questo inutile spreco di denaro. E il sindaco di Medolla gli fa eco: "Devolveteci i soldi della parata del 2 giugno e della visita del Papa a Milano!". Giorgio Napolitano ha dovuto per forza di cose "sentire" l'appello, ma lo ha recepito solo a metà! La parata militare del 2 giugno, di cui oggi gli italiani tutti hanno chiesto l'annullamento per destinare i soldi ai terremotati, sarà più "snella" ed "economica" rispetto al passato, ma si farà lo stesso! A sfilare lungo via dei Fori Imperiali saranno circa 3.200 militari e civili e il costo complessivo - secondo le stime della Difesa - dovrebbe aggirarsi tra i 2 milioni e 600 mila euro e i 2 milioni e 900 mila! Che tristezza!!! Ma a parte la "casta" che comunque continua a sperperare denari pubblici resta l'amaro in bocca, ed un forte dolore nel cuore per una tragedia che sicuramente poteva essere evitata! Oggigiorno riusciamo a prevedere che tempo farà domani, dopodomani, fra dieci giorni, ma a quanto pare prevedere un terremoto, prevenire certi crolli e pianificare una mappatura aggiornata delle zone sismiche del nostro Paese sembra davvero impossibile! E poi quando succede l'irreparabile ecco i soliti professori, gli esperti, i sismologi - ma dove stavano fino a ieri e cosa cavolo studiano rinchiusi nelle loro università? - e, manco a dirlo, gli strasoliti politici con i loro discorsi, con le loro frasi fatte di nulla!!! Gli appelli alla solidarietà e al portafoglio degli italiani si sprecano. I numeri verdi, gli sms per donare qualche euro alle zone terremotate fanno a gara per chi raccoglie di più, ma nessuno e niente può più della benzina che torna ad aumentare di prezzo!
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La tragedia dell'Aquila non ha insegnato nulla nè in termini di previsione nè di prevenzione di eventi sismici. In Italia la terra torna di nuovo a tremare e l’Emilia Romagna sprofonda nel terrore. Sedici morti, un disperso, oltre 350 feriti. E una moltitudine sempre più vasta di sfollati: 8.000, che si vanno ad aggiungere alle seimila persone già fuori casa dopo il sisma di una settimana fa. A una prima scossa di magnitudo 5,8, rilevata alle 9 con epicentro in provincia di Modena, ne sono seguite altre due, intorno alle 13, di magnitudo superiore a 5.Il mondo del lavoro paga un prezzo durissimo: dieci operai sono morti nel crollo dei capannoni che erano stati dichiarati agibili nonostante lo sciame sismico. La triste mappa delle vittime ne registra tre a San Felice, nel crollo della azienda Meta, due a Mirandola, una a Concordia, una a Finale, una a Medolla, una a Cento, più due donne a Cavezzo, una sepolta dalle macerie del Mobilificio Malavasi. Alla lista si aggiunge anche don Ivan Martini, il parroco di Rovereto, travolto nel crollo della sua chiesa. Danni pesanti in tutta l’Emilia, tra crolli di edifici storici, chiese e fabbriche distrutte. L’epicentro del sisma è stato rilevato tra i comuni di Medolla, Mirandola e Cavezzo. E all’origine delle scosse potrebbe esservi la rottura di una nuova faglia di 40 km. È tornato a tremare il margine settentrionale dell'Appennino sepolto sotto la Pianura Padana. "Annullate la parata militare del 2 giugno e usate quei soldi per la ricostruzione del terremoto!". Questo è il grido unanime che si solleva dalla genteperbene dell'Italia onesta che lavora e paga le tasse! Questo l'appello rivolto alla presidenza della Repubblica affinché eviti questo inutile spreco di denaro. E il sindaco di Medolla gli fa eco: "Devolveteci i soldi della parata del 2 giugno e della visita del Papa a Milano!". Giorgio Napolitano ha dovuto per forza di cose "sentire" l'appello, ma lo ha recepito solo a metà! La parata militare del 2 giugno, di cui oggi gli italiani tutti hanno chiesto l'annullamento per destinare i soldi ai terremotati, sarà più "snella" ed "economica" rispetto al passato, ma si farà lo stesso! A sfilare lungo via dei Fori Imperiali saranno circa 3.200 militari e civili e il costo complessivo - secondo le stime della Difesa - dovrebbe aggirarsi tra i 2 milioni e 600 mila euro e i 2 milioni e 900 mila! Che tristezza!!! Ma a parte la "casta" che comunque continua a sperperare denari pubblici resta l'amaro in bocca, ed un forte dolore nel cuore per una tragedia che sicuramente poteva essere evitata! Oggigiorno riusciamo a prevedere che tempo farà domani, dopodomani, fra dieci giorni, ma a quanto pare prevedere un terremoto, prevenire certi crolli e pianificare una mappatura aggiornata delle zone sismiche del nostro Paese sembra davvero impossibile! E poi quando succede l'irreparabile ecco i soliti professori, gli esperti, i sismologi - ma dove stavano fino a ieri e cosa cavolo studiano rinchiusi nelle loro università? - e, manco a dirlo, gli strasoliti politici con i loro discorsi, con le loro frasi fatte di nulla!!! Gli appelli alla solidarietà e al portafoglio degli italiani si sprecano. I numeri verdi, gli sms per donare qualche euro alle zone terremotate fanno a gara per chi raccoglie di più, ma nessuno e niente può più della benzina che torna ad aumentare di prezzo!
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