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L’Area Merkelliana Ottimale

Creato il 17 giugno 2013 da Keynesblog @keynesblog

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I dati recentemente diffusi dallIstituto di Statistica  tedesco evidenziano che, sotto la pressione della crisi, una crescente quantità di lavoratori tende a migrare. Oltre un milione sono stati i nuovi arrivi nel paese guidato da Angela Merkel nel 2012, con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente, raggiungendo flussi che non si vedevano dalle grandi migrazioni provenienti dall’Est Europa negli anni ’90. Significativamente, il numero di immigrati provenienti dai paesi meridionali dell’UE è aumentato tra il 40 e il 45%.

La Cancelliera Merkel ha salutato l’evento incitando ad una ancor maggiore mobilità del fattore lavoro. In un’intervista alla BBC il capo del governo tedesco ha paragonato la situazione europea a quella della riunificazione della Germania, quando dall’Est i lavoratori si spostavano nell’Ovest (o meglio nei lander del Sud, i più ricchi). Ovviamente si è ben guardata dall’aggiungere che la Germania dovrebbe aiutare i paesi “deboli” dell’UE sostenendo i costi dell’unificazione.

L’auspicio del resto discende direttamente dalla teoria delle aree valutarie ottimali. In quel modello, la mobilità del fattore lavoro, insieme a quella del capitale, è una condizione indispensabile per “assorbire” gli shock e favorire il riequilibrio tra le diverse “regioni” dell’unione monetaria.

Il punto di vista della Merkel è comprensibile: ogni lavoratore spagnolo, greco, italiano o portoghese che arriva in Germania abbassa le pretese economiche dei residenti e disciplina i sindacati, che ultimamente stanno chiedendo qualcosa di più (ottenendo in realtà poco) sul piano retributivo.

Il problema è che per questo stesso motivo le divergenze di competitività tra Centro e Periferia dell’Eurozona continuerebbero a crescere invece di ridursi, accentuando gli squilibri e quindi riproponendo la stessa situazione che ha determinato la crisi dell’UEM.

Certo, i sostenitori della Teoria delle AVO possono sempre contestare il fatto che la mobilità del lavoro non è ancora così elevata quanto servirebbe, e troverebbero quindi la Merkel al loro fianco. Il ragionamento però è fallace almeno quanto quello di chi sostiene che l’austerità non sta funzionando perché non si è tagliata abbastanza la spesa pubblica. Ma una medicina sbagliata non fa guarire il paziente se somministrata in dosi più elevate.

Ci sono ottimi argomenti per criticare l’architettura dell’area euro e mettere in dubbio la sua sostenibilità. La Teoria delle Aree Valutarie Ottimali non è tra questi.

Per approfondire l’argomento rimandiamo al nostro recente articolo sulle AVO.


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