L'aria che tira al "G20".

Da Roxioni
Il Financial Stability Board è stato incaricato dal G20 a compiere progressi nella riforma del settore bancario, lavorando per mesi ad una lista che comprende istituzioni finanziarie "troppo grandi per fallire". La lista comprende superbanche americane come Goldman Sachs, JPMorgan Chase, Morgan Stanley e Citigroup, ma anche gruppi europei, come le svizzere UBS e Credit Suisse, la tedesca  Deutsche Bank, le francesi Société Générale e BNP Paribas, per non parlare delle spagnole Santander e BBVA. L'amministratore delegato di Deutsche Bank, Josef Ackermann, partecipando ad una conferenza di lavoro a Seul, ha sollevato il problema dell'osservanza di regole in materia di  "Tier 1" (rapporto che misura la forza delle istituzioni finanziarie in base al loro capitale) senza  riferirsi specificamente alle banche asiatiche. L'applicazione di tali norme avrà inizio il 1 gennaio 2013, ed i requisiti patrimoniali aumenteranno ogni anno, raggiungendo il massimo nel gennaio 2019. E' fondamentale per le grnadi banche competere a livello mondiale avendo tutti gli stessi requisiti. Inoltre... ha sostenuto Ackermann, "se dovessero esserci istituti finanziari a carattere nazionale che non possono soddisfare questi requisiti, spetta alle autorità dei rispettivi paesi, decidere che cosa fare con loro".

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