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L’arte come strumento di rielaborazione della violenza

Creato il 19 gennaio 2015 da Frequenzedigenere @di_genere

CopsDalla violenza sessuale al revenge porn, agli sguardi giudicanti su corpi non aderenti agli imperativi di bellezza del nostro tempo, le storie e il lavoro di queste donne ci raccontano come sia possibile reagire alle offese e alla violenza uscendo dal silenzio e trasformandole in forme d’arte da condividere pubblicamente.

In questa puntata di Frequenze di Genere parliamo di tre donne: la prima ha subito uno stupro da uno studente del suo stesso campus universitario e in seguito alla sua denuncia caduta nel vuoto ha svolto una tesi basata sulla sua performance “Carry that Weight“, in cui porta con se ovunque vada il materasso su cui è stata stuprata. La seconda, vittima di revenge porn, ovvero della diffusione non autorizzata (da parte di ex partner che vogliono “vendicarsi”) di propri video e immagini intime sul web, ribalta l’offesa subita diventando soggetto di un progetto fotografico in cui viene ritratta nuda nella quotidianità. Anche la terza è una fotografa, ma con un progetto molto diverso, dal titolo “Weight Watchers” in cui dimostra lo scherno subito quotidianamente a causa del suo corpo abbondante e lontano dagli stereotipi, riuscendo così a spostare il focus da sé agli sguardi giudicanti degli sconosciuti che le passano accanto.

Donne coraggiose e fiere, che seppur ferite nel profondo, trovano il modo di rivendicare la propria identità utilizzando l’espressione artistica, a dispetto di chi le vorrebbe (a vario titolo) sottomesse alla volontà altrui.

Vi invitiamo pertanto ad ascoltare la nostra puntata e a guardare con i vostri occhi i loro progetti artistici, facendoci poi sapere cosa ne pensate lasciando un commento sulla nostra pagina facebook “Frequenze di Genere” o scrivendoci a [email protected].

Ci ha fatto compagnia la musica dei Bud Spencer Blues Explosion. Trovate la puntata qui, buon ascolto!

Posted on 19 gennaio 2015 at 10:35 am in quinta stagione   |  RSS feed |   Rispondi   |   Trackback URL


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