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L’arte di vincere

Da Mriitan @MassiRiitano

Un film di Bennett Miller. Con Brad Pitt, Jonah Hill, Robin Wright, Philip Seymour Hoffman, Chris Pratt.  Titolo originale Moneyball. Drammatico, durata 126 min. – USA 2011. – Warner Bros Italia.

Un film sportivo, ma che racconta tante altre verità. Gli Oakland Athletics, sono una buona squadra, con grandi sacrifici riescono ad arrivare sempre ad un passo dall’impresa,per poi essere sconfitti da macchine organizzative con budget stratosferici. L’anno si conclude con tanti complimenti ma con nulla di fatto, anzi i talenti della squadra vengono rubati dalle squadra più blasonate, e si ritorna a cercare il talento nascosto.

Il GM della squadra (Brad Pitt, che con l’età stimo sempre di più), incontro un giovane laureato in economia, che in tutta franchezza gli svela una visione del baseball completamente diversa da quella degli scout sportivi e professionisti del settore, infatti ha messo a punto una teroia basate sulle statistiche individuali, che permette di andare a costruire una squadra con pochissimi soldi, fatta di giocatori sempre sottostimati e quindi fatti giocare poco per diverse motivazioni, ma che invece sfruttati potrebbero portare a grandi risultati.

Al GM la storia piace, essendo stato lui una giovane promessa, osannata da tutti gli scout dell’epoca, ma che poi si è rivelata un flop in campo tra i professionisti, per cui l a sua voglia di riscossa, e il desiderio di ribaltare i credo che circolano in questo sport gli fano accettare la sfida.

Le cose non cominciano bene anche per inc0mprensioni con l’allenatore che fa giocare la squadra a modo suo e non come è stata studiata a tavolino, ma poi le cose cambiano e la squadra inanella 20 vittorie consecutive record storico per la major league.

Ma arrivati alla sfida decisiva perdono, e tutto quanto di buono fatto nell’anno viene dimenticato, con gli avvoltoi che ridono della teoria adottata dalla squadra di Oakland. Al Gm viene offerta una sedia a Boston, a fior di quattrini, ma rifiuta cercando di vincere ancora nella sua piccola squadra, ma Boston vincerà la coppa anni dopo utilizzando quella stessa teoria di base. L’arte di vincere andando oltre quelle che sono le credenze sportive, ma basandosi anche su qualcosa di più concreto che sono le statistiche.

Statistiche che possono essere mosse da un singolo fenomenale, ma anche da tanti gregari che mettono il loro mattoncino piano piano, poi certo su una singola azione possiamo parlare da qui alla fine del mondo.

Un film di sport che fa vedere pochissime azioni sportive, ma che delinea la vita di un GM tutto dedito alla sua professione, convinto di portare sfortuna alla squadra se vede la partita, e che lavora 24 ore al giorno con un unico obiettivo, NON perdere.

Mitica l’affermazione:

Non perdere mi piace molto di più che vincere.

Voto:7

http://www.youtube.com/watch?v=lQSqeUWwFHI

MassiL’arte di vincere


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