Prima che mia sorella si mettesse all'opera con le sue mani e lasciasse fuoriuscire questa sua passione innata, io non guardavo alle creazioni artigianali con gli stessi occhi di adesso, ero decisamente meno attenta. Non era questione di non apprezzare, era questione di non vedere proprio, di non conoscere, di non aver modo di apprezzare, di non avere l'opportunità di toccare con mano, di non avere sotto agli occhi qualcuno che me la facesse vedere. Daniela mi ha aperto un mondo che conoscevo solo alla lontana, e me lo ha aperto proprio lì, sotto ai miei occhi. Questo mi porta anche a riflettere su quanto sia triste che si vengano spesso ad approfondire le cose solo quando le si hanno vicine o quando vengono a bussare alle nostre porte. Mi lascia anche riflettere, però, sulla necessità per i piccoli artisti di farsi conoscere, di arrivare al cuore della gente, di usare a questo scopo i mezzi giusti, il coraggio di osare e di aprirsi al pubblico. Vorrei aver aperto gli occhi sull'arte manuale ancor prima che mia sorella iniziasse a lavorare in questo settore e mi ritrovo a domandarmi allora quanta arte ci sia ancora che io non riesco a vedere e che, di conseguenza, non posso apprezzare. Quanta arte che non incontrerò mai, quanti artisti che non si lasceranno mai conoscere abbastanza, arte anche dall'altra parte del mondo che non ha i mezzi giusti attraverso cui venire alla luce e magari rimane nascosta sotto a un velo che ne cela la bellezza. L'arte è un dono non solo per chi la offre, ma anche per chi la riceve. C'è bisogno di arte nella vita, c'è bisogno di immaginazione, di creazione, di fantasia. Questo tipo di arte con cui lavorano Daniela e molti altri artisti è un dono per gli occhi, e l'arte in generale, in qualsiasi sua forma, è una specie di pane per l'anima. Gli artisti, dal canto loro, e di qualsiasi natura essi siano, quando scoprono di avere dentro di sé quel "dono speciale", devono fare in modo di farsi vedere, e non per vanto o per altro: perché dell'arte, ripeto, non hanno bisogno soltanto loro che la fanno. Le loro capacità sono un'opportunità di arricchimento per chiunque.
Daniela, o meglio Hanul, per usare il nome del suo marchio, ha iniziato a lavorare con piccoli oggetti per la casa, vassoi fatti con decoupage o dipinti, quadri, contenitori, portachiavi, oggetti di diversa natura, per poi iniziare quasi subito anche il restyling di vecchi mobili, lavorando con lo stile Shabby Chic e similari e, infine, Hanul inizia anche a cimentarsi nella creazione di una linea tutta al femminile, accessori come scarpe, borse, gioielli da indossare e anche molti altri oggetti che vedranno la luce molto presto. I risultati sono sorprendenti e fanno pensare che Daniela si fosse già impelagata precedentemente nella creazione di accessori. In realtà questo non è vero, è la prima volta che si cimenta in questo tipo di lavorazione, e a me sembra che Daniela riscopra giorno dopo giorno risorse che teneva nascoste chissà dove in fondo al suo spirito, a volte sembra perfino non accorgersene e poi ecco che esce fuori con una nuova creazione che non aveva mai sperimentato prima. Hanul sta decisamente ampliando i suoi orizzonti.
Volevo quindi farvi vedere il primo accessorio della nuova linea femminile venuto fuori da questa "esplosione di creatività". Si tratta di un paio di scarpe, un decolleté molto delicato, che riporta la variazione di un famoso dipinto contemporaneo. Ho avuto modo io stessa di fare qualche scatto alle scarpe in questione (scatti che vi ripropongo qui di seguito) e anche di indossarle per prima (visto che sono del mio numero!) per una "foto dimostrazione".
Il dipinto contemporaneo che Daniela ha realizzato con il sorprendente risultato che vedete nelle foto è "Bacio passionale" di un'artista contemporanea, Sophie Vogel, che come si nota abbondantemente ha realizzato a sua volta una variazione de "Il bacio" di Klimt.
Calzature di questo tipo sono, a mio modesto parere, molto originali e delicate. Ognuna può scegliere, d'altronde, il soggetto che vuole veder rappresentato sulle sue scarpe, che non deve necessariamente essere un dipinto famoso.
Molte donne stanno già impazzendo all'idea di averne un paio personalizzato (io inclusa ovviamente!). Indossare un paio di scarpe di questo genere ai piedi è come avere un piccolo gioiello che ci contraddistingue, che abbiamo solo e soltanto noi, perché nessun'altra donna al mondo mai ne avrà uno simile. Immaginate poi le scarpe coordinate agli accessori. Per esempio, Daniela ha in breve tempo realizzato una borsa che rappresenta, con sua libera interpretazione, "L'abbraccio" di Klimt e ce l'ha fotografata qui di seguito:
Accessori originali e unici. Indossandone, diventiamo un po' originali e uniche anche noi :P!
In un prossimo post vi parlerò di altre creazioni Hanul che stanno per vedere la luce.
Ho inoltre alcuni accessori molto carini e originali da mostrarvi non appena ne avrò scattato qualche foto. Questi vengono da un'altra ragazza bravissima nelle lavorazioni manuali, conosciuta magicamente attraverso Facebook!
Mi propongo di scrivere diversi post dedicati all'arte manuale, sempre dopo aver realizzato i miei scatti di dimostrazione (è anche un modo, effettivamente, per dilettarmi nella mia amata fotografia!).
C'è una fantastica idea che gironzola per le "menti Giorgino" quest'anno, un'idea dedicata tutta all'arte che, per quanto mi riguarda, spero si realizzi molto presto, mettendo insieme la forza "delle nostre arti": le sue creazioni e i miei libri.
Staremo a vedere!
A presto!
Simona