Lunedì 3 novembre è stato presentato a Milano il libro “Fondazioni bancarie e nuova economia della cultura” di Marco Maria Tosolini. Il saggio intende indagare sullo “stato dell’arte” del mondo delle fondazioni in relazione ad arte, cultura e formazione e, afferma l’autore, “ha la funzione di stimolare un dibattito sempre più urgente e necessario sul senso etico e operativo delle fondazioni di origine bancaria”.
Tosolini insiste sul fatto che “in Italia, a differenza, ad esempio, dei paesi anglosassoni e scandinavi, manca sostanzialmente una cultura-ponte fra i mondi del ‘petrolio’ nazionale – arte e cultura – e dell’economia e relative strategie di uso proficuo”. Le responsabilità ricadono su entrambe le parti in causa, anche se vengono attribuite dall’autore in misura maggiore agli artisti e agli operatori culturali, che spesso disdegnano di avere a che fare con il denaro, la “mamona iniquitatis”, mentre negli ambienti finanziari privati è più facile trovare predisposizione per questi temi, che costituiscono “l’anima vera di questo Paese”.
Durante l’incontro sono state proiettate le immagini di alcune tra le 9mila opere d’arte – spesso dimenticate in magazzini o conservate in gallerie inaccessibili al pubblico – “salvate” dalle fondazioni bancarie di tutta Italia. Grazie all’iniziativa “R’accolte”, queste opere sono state digitalizzate e possono essere visionate sul sito raccolte.acri.it, passeggiando tra le sale di un museo virtuale. Saranno inoltre allestite mostre all’interno delle sedi delle fondazioni.
L’incontro, continua Tosolini, “è tanto più attuale se si pensa che la imminente legge governativa di stabilità prevede un aumento della pressione fiscale sulle fondazioni (…) con evidente nocumento delle capacità erogative di soggetti che da anni costituiscono un polmone economico fondamentale, anche se sussidiario, per migliaia di associazioni, enti, comunità, strutture di volontariato”: le fondazioni di origine bancaria, soprattutto nell’ultimo decennio, hanno infatti “fattivamente supportato migliaia di istituzioni pubbliche e private per ciò che concerne arte, cultura, istruzione e formazione”.
MC