Magazine Informazione regionale

L’assessore che voleva fare il milanese, scambiando la caotica ztl di Cremona con l’area C di Milano. Vivaci proteste dell’opposizione

Creato il 25 settembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Di questo passo, avremo l’area C anche a Torlino Vimercati e Castelvisconti, i Comuni più piccoli della provincia di Cremona, pur prendendo provvedimenti ben lontani dalla famosa e tanto discussa area C di Giuliano Pisapia. A Cremona però l’assessore alla viabilità pare vedere la celebre Madonnina di Gorni Kramer dalla finestra del suo ufficio, visto che non fa che paragonare Cremona a Milano. E’ dura, molto dura procedere per questa strada. Anche perché la zona a traffico limitato di Cremona è un colabrodo sfondato da ben 15mila permessi (come sempre è colpa di Corada, il sindaco precedente: tutto è colpa di Corada, ormai l’abbiamo capito persino noi) dove c’è un via vai più fitto che nel finale della Bohème.

Ecco quindi l’inevitabile protesta dell’opposizione.

 

Con che coraggio l’Assessore Zanibelli paragona la scelta sulla revisione dei permessi agli obiettivi dell’area C di Milano?

Intanto tale area di Milano è vietata dalle ore 7,30 alle 19, 30, mentre qui a Cremona è all’opposto, aperta di giorno e
chiusa di notte, con una varietà di fasce orarie da mettere a dura prova i cittadini cremonesi, gli operatori, i city user e i
turisti.
Le finalità dell’area C di Milano sono ben chiare e argomentate e sono quelle che il PD aveva proposto di inserire nella
delibera del 2 agosto, vista la scarsità delle motivazioni in essa contenute. La Giunta di Milano ha legato le scelte nell’area
C al tema della “Vivibilità e Salute”:
· ridurre traffico e inquinamento nella Ztl Cerchia dei Bastioni
favorire il trasporto pubblico
reperire risorse da destinare a forme di mobilità alternativa o la cosiddetta “mobilità dolce” (piste ciclabili, aree pedonali, zone
30)
migliorare complessivamente la vivibilità riducendo gli incidenti e la sosta selvaggia, e le varie forme di inquinamento.
Paragonarsi a questi obiettivi significa non avere il polso della situazione. Non si può pensare di affrontare il tema della
mobilità cittadina con la sola riduzione del numero di permessi (che poteva essere fatta in maniera più efficace e
equilibrata tra i diversi portatori di interesse).
Il PD invita l’amministrazione a misurarsi sui fatti, e più ampio, a partire dalla:
· revisione del Piano della sosta (in fase di definizione da due anni);
· graduale riduzione degli stalli di sosta a ridosso del centro storico;
· nell’ampliamento dell’isola pedonale;
· nella messa in sicurezza delle piste ciclabili;
· nelle azioni incentivanti per l’ottimizzazione del Park Massarotti;
· rimodulazione dei varchi elettronici,
· nella revisione degli orari di carico e scarico;
· nella revisione degli orari dei varchi elettronici.
Si tratta di azioni che, se attuate, possono essere paragonate agli obiettivi dell’area C di Milano. L’amministrazione Perri è
ben lontana da queste strategie, basta vedere l’incessante e quotidiano aumenti di stalli blu in ogni angolo di Cremona,
del centro come della prima periferia: un debito da pagare? Un modo per far cassa?
Caterina Ruggeri
Annamaria Abbate
Consigliere Comunali pd

0.000000 0.000000

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :