L’auto che si guida da sola di Google

Scritto da: Luisa Cassarà 29 aprile 2014 in Tecnologia Inserisci un commento 18 visite

I progressi del progetto di Google

Un’auto che si guida da sola è una di quelle invenzioni che pensi possano appartenere soltanto ai film ed ai romanzi: a rendere tutto più reale ci sta pensando il team di Google, che già da qualche anno lavora per la realizzazione di un ambizioso progetto, che passa attraverso un sistema non proprio semplice di sensori e rilevatori di posizione.

Proprio ieri, sul blog ufficiale della compagnia, è apparso un aggiornamento di stato in cui si parla di alcune novità: i ricercatori, infatti, sono andati avanti con i propri test, per portare l’auto che si guida da sola anche nelle strade cittadine e non soltanto su quelle a scorrimento veloce, come era avvenuto fino adesso. I test di guida sono al momento stati fatti soltanto a Mountain View, dove ha sede Google, ma sono in previsione nuovi “esperimenti” in contesti urbani più congestionati e trafficati.

Come funziona l’auto che si guida da sola?

Oltre a tenere in considerazione la conformazione delle strade, gli incroci, gli attraversamenti pedonali e la segnaletica, ovviamente bisogna prevedere l’imprevedibile, cioè i movimenti di veicoli, bici e persone. Per fare tutto ciò entrano in gioco telecamere, sensori e nuovi algoritmi, che consentono alla vettura di riconoscere centinaia di oggetti diversi, dal braccio di un ciclista che segnala la sua svolta, alla paletta di un vigile. E non è finita qui, perché questo veicolo sa anche calcolare il percorso migliore in caso di traffico o riconoscere quando una corsia è chiusa al transito per spostarsi in quella adiacente. Trovate la spiegazione nel video di Google (in inglese).

L’arrivo in commercio è ancora lontano, però in alcune città degli Stati Uniti si è già iniziato a dare permessi per consentire la circolazione di auto che si guidano da sole, proprio come quella su cui sta lavorando Google. Vi immaginate qualcosa del genere in Italia? Una cosa è certa: se già chi usa l’automobile per spostarsi sembra pigro, figuriamoci cosa dire di chi non deve neanche guidarla.

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