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L’ autogol di bersani.

Creato il 14 maggio 2012 da Malpaese @IlMalpaese

   Quando nell’estate del 2011 Berlusconi annunciò le sue dimissioni, la gente in piazza fece persino dei trenini per festeggiare il lieto evento. Monti fu accolto come un liberatore e la stampa nè esaltava i suoi meriti : ecco l’uomo che avrebbe risanato i conti pubblici e che avrebbe restituito all’Italia la sua immagine all’estero, ridicolizzata dai comportamenti poco dignitosi del cavaliere, e che avrebbe portato equità fiscale e serenità al popolo. Nessun giornale o TV riportò però la notizia che questo genio dell’alta finanza di Mario Monti aveva già operato in passato come consulente finanziario di Cirino Pomicino quando era ministro delle finanze e che grazie alla sua consulenza il debito pubblico salì dal 97,6 al 110,3%. A quasi un anno di distanza dalle dimissioni del precedente esecutivo, il governo Monti insediatosi nel novembre del 2011 e sostenuto da PDL, PD, e Terzo Polo , annunciando una politica si di austerità ma sotto l’insegna dell’equità, ha più che dimezzato i suoi consensi nei sondaggi che all’inizio sfioravano l’ottanta per cento e che attualmente forse non arrivano neanche al 40%. Il perchè è evidente, col passare dei mesi la gente si è accorta che le sue manovre economiche, lungi dall’essere eque, colpiscono e tartassano esclusivamente il ceto medio e quello basso, che il deficit del bilancio è aumentato di altri cento miliardi di € e che la vera ragione della discesa in politica di Monti era quella di salvare le banche dalla bancarotta che si sono causate da sole con le loro speculazioni sballate e truffaldine, aiutate in questo anche dal precedente governo Berlusconi-Tremonti che aveva già portato avanti la stessa politica economica all’insegna dell’iniquità sociale, da cui molti speravano ci avrebbe salvati Monti il quale invece sta portando avanti una politica uguale o anche peggiore di quella del kaimano. L’imbarazzo del PD di Bersani è evidente, infatti, dopo aver criticato e condannato l’ operato di Berlusconi, adesso si trova a dover convincere i propri elettori della giustezza della politica di un Monti che ormai viene odiato dalla maggioranza dei cittadini di questa nazione e che lo sarà ancor di più quando a Giugno andrà in scadenza la prima rata IMU. Monti sta portando avanti lo stesso tipo di manovre che fece ai tempi di Pomicino e cioè di spostamenti di danaro pubblico dalle tasche dei cittadini alle banche e ai partiti politici, ma forse Bersani, nonostante sia in politica da circa quarant’anni, di questo non era stato informato e nemmeno Napolitano, benchè da almeno cinquant’anni in politica, doveva saperne proprio niente visto che ha nominato Monti oltre che presidente del consiglio anche senatore a vita. Farebbero bene a dimettersi tutti e due tanto ormai la loro credibilità di ” onesti democratici ” se n è andata a ” bunga bunga ” da un pezzo.

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