L’incertezza di un’estate che ci ha lasciato a bocca asciutta cede il passo all’irruenza di un autunno, a quanto pare, deciso. Qui a Milano almeno, lo testimoniano questi ultimi giorni. Temperature giù, sole ciao! Non mi resta che rassegnarmi e pensare ai fondamentali per le serate in casa al caldo e i weekend uggiosi: letto e divano. Per l’occasione ho scelto dei veri e propri must have. Flou è un brand dall’anima tessile con un cuore soffice e una testa che racconta una nuova cultura del dormire. Sembra iniziare tutto sul finire degli anni ’70 quando Vico Magistretti, pioniere della ricerca della cultura del progetto e della sperimentazione innovativa dei materiali, si inventa Nathalie.
È l’espressione di un’epoca di grandi cambiamenti dove anche la casa esige nuovi spazi sempre più ampi e multifunzionali. Per quei tempi un design indubbiamente all’avanguardia e una funzionalità sul pezzo. Considerate che la donna si affacciava al mondo del lavoro e per la cura della casa, sempre meno tempo. Nathalie è il capofila dei letti tessili moderni.
La sua sorprendente essenzialità lo rende pratico: si rifà con un gesto. Imbottiture morbide, rivestimenti intercambiabili, via coperte e lenzuola, largo ai copripiumini colorati. Avanti in quegli anni, unico ancora oggi.
Dietro al marchio Flou, si celano ricerca e sviluppo a valorizzare storiche e nuove collaborazioni con grandi designer e architetti. Le collezioni si ampliano, ai letti si affiancano accessori e complementi, armadi, divani e tavolini. Quelle di oggi continuano a fornire suggestioni. Mood, l’ultima in ordine di apparizione è un messaggio di stile e raggruppa pezzi firmati da illustri del Made in Italy dalla fama internazionale.
Doze ne fa parte e sembra far giocare in un unico ambiente il giorno e la notte equilibrati dal comfort di soffici imbottiture. Disegnati da Rodolfo Dordoni, il primo è un letto che mantiene il suo perché a cavallo di ogni tendenza. Eleganza sicura, immagine che ispira benessere. Imbottite e trapuntate, base e testata possono essere rivestite in tessuto o ecopelle e sono completamente sfoderabili.
L’altra metà di Doze, è un sistema di sedute componibili. Qui l’architetto ha voluto trasferire la goduria del materasso sul divano. Base a doghe, imbottitura a molle e sottorivestimenti in tessuto traspirante. Da non voler alzarsi più. Moduli dalle linee pulite quadrati e rettangolari si vestono e si rivestono con tessuti di tendenza shabby chic dall’aria un po’ vissuta.
Ok, convivenza possibile! Scelgo quindi dalla collezione un complemento tipico della zona notte e uno della zona giorno. Guardaroba 16.32 è il risultato di un percorso intrapreso da Emanuela Garbin e Mario Dell’orto e che ha dato risposte concrete a fruibilità, qualità e libertà. Il primo sguardo coglie minimalismo, il secondo dettagli. Potrebbe assecondare il mio ever changing mood. Modulare anche questo, declina tutto: tessuti materiali, colori e le ante in quattro versioni. Le nette incisioni a rilievo dell’anta Epoque risultano piacevoli al tatto oltre che alla vista. La versione con anta Texture impreziosisce l’armadio con profili argento e bronzo.
Venature ad andamento orizzontale ingabbiate da alte fasce verticali caratterizzano la versione con anta River. La Dress invece cambia d’abito sfoggiando outfit in tessuto o ecopelle sfoderabili. Un esercizio di stile che regala alla camera da letto calore e atmosfera. Un esercizio che inizia online mettendo alla prova aspiranti interior con un configuratore che potrete trovare sul sito di Flou.
Per la zona living scelgo Terrae di Pinuccio Borgonovo. Spesso mi intriga la disarmante bellezza di una linea. Questo tavolino mi fa lo stesso effetto. Superfluo dire che è solido, è di marmo. Nella sua essenzialità è prezioso, può avere grigie venature se di marmo Orobico o avere i colori caldi del marmo Corallo beige.
Funk design ritorna la settimana prossima.