C’è un partito sempre più numeroso sulla scena politica europea e italiana. Non è di destra, non è di sinistra, non è di centro. E’ trasversale. È il partito dei senza Dio. Il partito dei senza Dio non esprime semplicemente la scelta di non professare una religione, ma sotto la bandiera dell’ateismo combatte una vera e propria guerra contro il Cristianesimo. Teoricamente mette al centro della sua politica il giustissimo principio secondo cui lo Stato deve essere laico, in pratica usa la sua non religione con l’intolleranza propria dei regimi totalitari: i talebani del laicismo non credono in Dio, probabilmente vorrebbero che nessuno credesse in Dio, ma invece di ignorarlo come sarebbe più ragionevole lo utilizzano sistematicamente per propagandare la loro azione politica, dissacrando le icone con le immagini sacre o talvolta storpiando i nomi delle feste religiose.
Il partito politico dei senza Dio, in nome di un incomprensibile odio verso la religione cristiana, sembra aver abbandonato la strada del dialogo e della coerenza, per percorrere esclusivamente le vie dell’odio e dell’incoerenza.
Pacifista ed ecologista convinto, il partito dei senza Dio difende strenuamente la natura dalla minaccia degli attacchi dell’uomo irresponsabile che semina bombe e costruisce le sue case sul greto dei fiumi, ma nello stesso tempo attacca alla radice le stesse leggi della natura che regolano la vita e morte. È capace di fare delle giuste battaglie contro le manipolazioni genetiche dei prodotti alimentari e contro gli Ogm, eppure nello stesso tempo combatte anche per permettere la manipolazione dello stesso genere umano, considerando un diritto irrinunciabile quello di far nascere i figli in provetta.
Incorruttibile nel suo laicismo, il partito dei senza Dio considera bigotte e tradizionaliste le più elementari leggi della natura, secondo cui un individuo maschio e un individuo femmina, unendosi sessualmente, danno alla luce un altro essere umano. L’esponente del partito dei senza Dio, sostituendosi a quello stesso Dio che combatte, vorrebbe invece superare la naturale sterilità dell’unione tra due individui dello stesso sesso considerando ormai vetuste le tradizionali figure del padre e della madre, soppiantate dai più moderni genitore 1 e genitore 2.
Il partito dei senza Dio tiene comunque molto ai bambini. Si batte giustamente per tutelare le vittime della crudeltà dei preti pedofili (e ovviamente anche da quella dei pedofili senza tonaca), ma poi, inspiegabilmente, combatte con altrettanta veemenza per permettere che ai bambini delle scuole vengano letti libri esplicitamente pornografici. Combatte giustamente e con forza per i diritti dei bambini abbandonati che vivono per strada, ma nel contempo considera ormai un diritto acquisito il fatto che i bambini possano essere soppressi mentre sono ancora allo stadio di feti indifesi nel grembo materno.
La libertà del partito dei senza Dio
Ha un bizzarro concetto di libertà, il partito politico dei senza Dio. Lotta per tutelare i diritti dei più deboli, ma si dimentica di inserire tra le categorie più indifese proprio i bambini. Lotta per tutelare i diritti delle coppie omosessuali, eppure solo pochissime di queste sembrano aver apprezzato i suoi sforzi politico-istituzionali, ad esempio registrandosi negli appositi registri civili approntati nei Comuni. Come se, ma è cosa frequente anche in tante altre formazioni politiche, avesse una certa difficoltà nel sintonizzarsi con i bisogni effettivi della sua base.Il partito dei senza Dio ha un concetto moderno della famiglia, che viene allargata a tutte le unioni nelle quali ci sia l’amore. Eppure, nello stesso tempo lotta perché i bambini, il frutto per eccellenza dell’amore umano, possano essere concepiti anche da persone che neppure si conoscono attraverso freddi sistemi di fecondazione artificiale.
Il partito dei senza Dio lotta strenuamente per la libertà religiosa, ma poi si scaglia con furia iconoclasta contro le immagini sacre del Cristianesimo. Combatte con forza per il riconoscimento dei diritti civili e contro le violazioni della libertà individuale, ma ha molta paura di chi manifesta silenziosamente in piedi, leggendo la Sacra Scrittura, per esprimere un’idea del mondo diversa dalla sua. Ed è talmente poco convinto della sua ideologia da dover chiedere al Parlamento (che già ha emanato norme che puniscono le discriminazioni per motivi sessuali) un’apposita legge per far tacere il dissenso.
Sicuramente il partito politico dei senza Dio è destinato a rafforzarsi sempre più, a vincere tutte le elezioni e ad avere un numero sempre maggiore di iscritti. Personalmente sto dalla parte della libertà nel rispetto degli altri.