L’axis mundi, secondo Jan Kott (Mangiare Dio), è l’asse verticale di tutti i miti, dalla cultura greca a quella ebraica, da Virgilio a John Milton, e segna la distinzione tra il sopra e il sotto. L’axis mundi segna la «geometria del kratos». Ma l’axis mundi è anche ciò che assegna ruoli, posizioni, e dispone l’ordine dei valori: ciò che in ogni cultura porta a distinguere il bene dal male, il simbolico dal diabolico. Ognuno di noi regola il proprio comportamento in ordine all’axis mundi interiorizzato, incorporato, e agisce in base ad esso. Nella scala sociale riconosce ciò che è importante da ciò che non lo è, ciò che è prioritario da ciò che è secondario; riconosce ciò che è superiore da ciò che è inferiore; ciò che è maggiore da ciò che è minore. L’axis mundi è la bussola che orienta il nostro comportamento in ogni situazione, in ogni circostanza. In sintesi, l’axis mundi è il modo in cui si configura l’ordine sociale. Ogni nuova istituzione, ogni nuova forma di comunicazione deve iscriversi all’interno di questo ordine: l’università, la scuola, la grande impresa, ecc., riproducono al loro interno l’organizzazione verticistica e piramidale dell’axis mundi. La stampa quotidiana al suo apparire organizza le notizie sulla base del loro ordine valoriale; i telegiornali danno le notizie in ordine alla loro importanza; la scuola distribuisce le materie scolastiche sulla base della loro importanza; le pene sono commisurate in ordine alla gravità dei delitti; la soddisfazione dei bisogni è realizzata in base base alle reali esigenze delle famiglie. Fin quando l’ordine sociale è in grado di dare a ciascun membro una scala di valori in base alla quale orienta il suo comportamento, l’ordine è assicurato. Non importa che ciò che ieri sembrava importante oggi lo è di meno: all’interno di una scala di valori, ciascun valore può cambiare di posto; ciò che ieri era ritenuto marginale oggi può assumere una sua centralità, e viceversa. Al suo interno, i posti possono essere fluidi, scambiabili, flessibili; tuttavia, essi si dispongono comunque lungo un asse verticale. Anche questa diversa distribuzione o assegnazione di posti, dovuta all’evolversi della società, può provocare una forma di spaesamento, in particolare modo quando essa accade in maniera repentina, accelerata rispetto alla nostra capacità di interiorizzazione. Ma l’axis mundi non viene affatto incrinato: è sempre lì a dirci come dobbiamo regolarci in base alla nuova assegnazione dei posti.
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