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L'è el dì di mort, alégher!

Creato il 30 ottobre 2011 da Elisabetta

Non sopporto Halloween, le zucche, i teschi, le streghe, le witch.
Gli anglosassoni non hanno fatto altro che copiare noi europei e le nostre tradizioni precristiane e anche cristiane (vedi i biscotti dei morti, spesso a forma di ossa, tanto diffusi nell'Italia del Sud).

Halloween indica la vigilia della festa di Ognissanti, cioè il 31 ottobre. Il nome deriva dalla contrazione del nome medievale “All Hallows' Eve”, dove Hallow è l’antico termine per Santo e Eve significa vigilia. Inizialmente Ognissanti era celebrato nel mese di maggio, poi Papa Gregorio III spostò la data al 31 ottobre, per farla coincidere con la festa di Samain, una sorta di capodanno celtico che si svolgeva nei territori germanici, di recente conversione. Tale festa, che separava il periodo estivo da quello invernale,  aveva riferimenti precisi anche al culto dei morti. L'intento era quello di cristianizzare quindi una festa preesistente, e rielaborare le precedenti credenze alla luce della fede cristiana. Un po' come era già successo quando la Chiesa aveva fissato la data di nascita di Gesù Cristo il 25 dicembre, per farla coincidere con la divinità romana del Sole Invictus.
Poi dal mondo celtico la tradizione arrivò nel mondo anglosassone e, tramite le massicce migrazioni degli irlandesi, negli Stati Uniti.

Diciamo quindi che adesso non mi sembra il caso di importare tutto come un'assoluta novità...

La battuta, involontaria, più bella l'ho sentita pochi anni fa, al cimitero (appunto), dalla nonna di un mio ex alunno. Gli chiesi come stava e lei mi rispose che stava bene, ma studiava pochino, era sempre fuori a divertirsi. La sera prima era anche uscito a festeggiare "L'AULIN"...

Lascio invece una bella poesia di Delio Tessa, scritta in Milanese, che si intitola L'è el dì di mort, alégher!

 


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