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L' eccezionale tempismo di arrivare sempre fuori tempo "Massimo"
Creato il 13 novembre 2011 da Bruno... Ma se uno arriva sempre in ritardo, è uno sfigato, un distratto, o un gran furbacchione ?
Adesso che Berlusconi non c'è più, anche la sinistra cosiddetta "critica" si accorge col tempismo di una tartaruga ( presumibilmente fabiana ) che l' "orribile dittatura" non era poi tanto quella dell' appena conclusasi fallocrazia, quanto quella preesistente di banche e mercati ... e con qualcosa come circa 30 anni di ritardo sui tanto vituperati "signoraggisti", ora addita il ben più reale problema, ma sempre facendo ben attenzione a mancare volutamente di almeno un chilometro il vero centro del bersaglio ... Ecco il nuovo volto, ecco il secondo tempo della "finta opposizione a sè stessi" nell' àmbito di quella grande pièce teatrale che è la "Commedia del Nulla che Avanza".
E per la serie: "Anche i ricchi per governare devono pur fingere di piangersi addosso", eccovi ora il nuovo episodio in cui vedrete Spartaco in persona combattere contro i Leoni: entrino quindi nell' arena -col costume dei buoni- i marxisti fuori tempo massimo, le nuove formazioni democratiche senza la democrazia, il mainstream d' opposizione e i blogger complottisti purchè consumati teleopinionisti.
Alla destra del ring, new-entry nel ruolo di cattivissimo ad interpretare la sempre più inverosimile parte della "destra capitalista", nientepopodimeno che il Grande Goldman in persona; il tutto ben confezionato per gli appassionati del wrestling con l' intrattenimento fornito dai gustosi siparietti pubblicitari dei Bielderberg-Boys, gli effetti davvero speciali del grande illusionista Debito Pubblico, e l' immancabile regia di Sionne, per una crescente apoteosi di ossimori orwelliani.
Visione consigliata ad un solo pubblico rintronato.
Allacciarsi le cinture critiche di sicurezza: dallo splendore dei 70 millimetri e nella magia del suono stereofonico, lo spettacolo della "finta opposizione a sè stessi" sta per ricominciare: "Piazza Affari, idioti e morituri te salutant", nunc et in hora mortis nostris, amen.
L' "Eterno Secondo" Felice Gimondi sarebbe il loro idolo, essendo la loro strategia di gara quella di arrivare "sempre un po' dopo", e il dictat cui obbediscono quello di "tenersi a ruota" proprio di quegli anonimi "Mercati" cui dicono di opporsi.
In effetti questa fumosa e verbosa quanto inefficace "opposizione nell' opposizione" lunga trent' anni comincia terribilmente a puzzare, e alimenta il legittimo dubbio che personalmente ho sempre nutrito anche nei confronti di Merkx e Gimondi: non è che questi due "ci fanno", e giochino nella stessa squadra anche se ufficialmente acerrimi nemici ? ... che nello specifico si potrebbe tradurre come:
"Buongiorno, ben svegliati, un caffetino ?" ... Ma prima non vi siete accorti di niente ? Mai sentito parlare prima di banche, signoraggio, debito pubblico, furto della sovranità nazionale ? ... ah certo, son discorsi "di destra" ...
Il discorso di Fernando Rossi ( che prendo a esempio proprio in quanto è tuttavia uno dei più sensati, aperti e logici che ho scorto tra i vari nuovi movimenti che stanno sorgendo in seno alla sinistra critica ) mi offre quindi lo spunto per chiarire meglio il mio punto di vista secondo cui, in uno scenario che vede un' élite ormai del tutto unificata e coesa sotto il pensiero unico della "palanca", qualsiasi opposizione reale è impossibilitata a concretizzarsi proprio per la mancanza di un antagonista che funga da "catalizzatore" di ogni genuino dissenso.
Come diretto corollario abbiamo che ogni forma di opposizione tollerata ( e che viene stranamente spesso spinta ad organizzarsi attraverso gli stessi medium del sistema ) non può che venire dallo stesso potere reale, ed essere quindi puro spettacolo di apparenza fumogena ... vale insomma per le forme di dissenso che vediamo concretizzarsi in nuovi movimenti e associazioni quanto già visto a proposito delle manifestazioni di piazza, degli Indignati, della "character assassination" berlusconiana: pure canalizzazioni del dissenso che verrà condotto nella direzione della DEMOLIZIONE CONTROLLATA del sistema stesso ( ma solo nei modi e tempi che, ovviamente, faranno comodo a lui: ecco perchè anche se puramente ectoplasmatica, l' eventuale strategia di opposizione deve essere al tempo stesso "mediaticamente suggerita ma posposta nella realizzazione", insomma deve arrivare "sempre seconda" rispetto ai problemi che affronta: questo il vero motivo per cui Berlusconi è stato tanto a lungo bersagliato ma lasciato al suo posto fino al momento considerato più opportuno dai mercati, questo il motivo per cui il "crollo della crisi" avverrà non per intrinseche dinamiche matematiche, ma per pura decisione aprioristica del "momento giusto" sempre da parte degli stessi ).
Opposizione impossibile quindi in quanto saldamente gestita da un' unica élite che non a caso ha sempre vestito i panni stessi della sinistra per palesarsi, ed ancora oggi continua ad usare tale comodo e spiazzante travestimento; ( e come non dare ragione, volendo entrare nel merito all' annosa questione "identitario-ideologica" tanto caro alla sinistra, a chi come Costanzo Preve ritiene che ogni reale dissenso debba ormai completamente abbandonare i "topos" classici della stessa, in quanto ormai ridotta a mostro di Frankenstain che, ben che vada, racchiude un' anima "potenzialmente buona" in un corpo reale sistemico mostruosamente colluso e perverso ? )
... Opposizione finta che, guardacaso, sembra assolvere in questo modo proprio a quell' assunto massonico-fabiano di rinnovamento lento, un rinnovamento introdotto dallo stesso potere internazionale che via-via elimina parti e leve non più sfruttabili per adeguarsi meglio alla nuova situazione sociale da lui stesso creata.
Indirettamente in ciò sta anche la risposta ai lettori che mi chiedono se io non sia diventato per caso un agente del Nwo: no, è semplicemente che il Nwo -o Dittatura dei Mercati, o Pensiero Unico, o Comunità Internazionale, insomma chiamatelo come più aggrada al vostro approccio intellettuale-, sta facendo tutto da solo, incorporando dinamicamente nella stessa struttura "transformer" sia l' aspetto del potere manifesto che occulto, ed auto-producendo anche l' opposizione dinamicamente necessaria al suo continuo adattamento: l' approccio più intelligente è quindi quello di cercare di capire che cavolo di società futura abbia in mente, ancor prima di aderire a linee di dissenso che potrebbero non rivelarsi altro che essere, come già ampiamente verificatosi, solo feroci quanto ingannevoli boomerang.
E' innegabile che vediamo oggi una "duplice forza" in azione benchè proveniente dalla stessa mano: l' una che veste la parte "cattiva" del vecchio da distruggere, l' altra che veste quella della nuova ideologia da introdurre: ma non si tratta altro che delle due facce della stessa medaglia, delle due opposte direzioni spinte dalla medesima volontà sottostante.
Volontà che sta cercando un adattamento che deve andare al contempo sia nel verso di un suo lento ma progressivo e sempre più chiaro manifestarsi, che nel verso di un suo contestuale ridimensionamento strutturale e funzionale, che in quello di una sostanziale ridisegnazione sociale: e sarà proprio quest' ultima, ovviamente, a dover essere "richiesta e introdotta" attraverso un dissenso prima favorito e poi incanalato ad hoc.
Volontà, ancora, che non ha senso cercare di definire in un ambito "nazionale" proprio perchè viene concertata a livello di think-tank sovranazionali.
E non a caso se ieri il "babau" era Berlusconi, oggi che tale ostacolo "governativo" è stato così repentinamente superato il babau diventano improvvisamente i mercati ... anonimi e sfuggenti "Mercati" che saranno il prossimo ostacolo da rimuovere, o meglio solo da ridimensionare. E non a caso si demonizzano strumentalmente solo certi aspetti dell' economia, puntando ad un loro "aggiustamento strategico" ( ed assolutamente necessario ad abbattere domani, non dopo aver cercato di risucchiare prima tutto l' aspirabile in termini di beni reali, rientro della massa monetaria e privatizzazione di servizi, quel mercato virtuale che non potrà per ragioni di sua "eccessiva gonfiatura" più essere concretamente compensato ).
Ma non si punterà certo al completo abbandono delle fondamentali dinamiche debitorie ( strumento principe di dominio che non verrà tanto facilmente abbandonato: questo ce lo ha già da tempo fatto capire il potere attraverso suoi catalizzatori di dissenso quali Grillo, per esempio, o le varie e fantasiose analisi economiche "sinistrorse" che il web non manca di propinarci per confondere all' inverosimile le idee su tale semplicissima tecnica truffaldina che deve restare perennemente oscura e ideologicamente relegata alla "destra", come se l' ossigeno che respiriamo possa essere considerato un' "ideologia" di questa o quella parte politica, nell' ottica stupidissima ma immortale della falsa opposizione duale ).
Marx: oppio del dissenso, ma ottimo venditore di libri.
( ... Oh, parbleu, ancora i soliti clichet che mi fanno tanto girare i maroni ... )
Parte bene, e sembra proprio partire in quarta Rossi facendo autocritica dei modi di approccio al dissenso, tirando in ballo addirittura i poteri occulti e il signoraggio ( icone chissà perchè viste dalla sinistra come il fumo negli occhi ) quali cause principali della "politica reale" ... parte bene con una dialettica comprensibile ed una freschezza comunicativa che distaccandosi dai modi soporiferi generali me lo rendono anche istintivamente simpatico ...
... Parte bene, anche se viene spontaneo chiedersi il perchè di questo leggero ritardo di alcuni decenni durante i quali tutta l' intellighentia di sinistra si incaponiva testardamente ad etichettare le stesse tematiche ora improvvisamente sdoganate come "fasciste, ignoranti e destrorse" ... parte bene insomma, salvo grippare subito il motore con i più consueti clichet tanto cari ad ottenere il consenso del popolo di sinistra: che terreno di battaglia siano quindi le fabbriche ( vetusto immaginario per antonomasia sia del capitalismo che del potere proletario ), che il nemico di sempre sia l' imperialismo Usa cui si aggiunga la new-entry bancaria ( ma letta sempre con l' ottica fallace dell' antico capitalismo "reale" ), che l' obiettivo sia la lotta politica e democratica ...
... Al che il sottoscritto E' COSTRETTO a concludere, ancora una volta, che il buon vecchio Marx rimane sempre un grandissimo venditore di libri e di fumosa ideologia ( spiccando la sinistra intellettuale per la sua grande verbosità che, estesa come consuetudine su una poliedrica vastità d' interessi, costuituisce la vera gioia delle case editrici ad essa associate ), ma con l' età sempre più avanzata è purtroppo diventato l' oppio della sinistra stessa nonchè PRIMO OSTACOLO al concretizzarsi di ogni reale e sincera opposizione a "questo" capitalismo.
( E non mi si venga per l' amor del cielo a parlare ora di "rossobrunismo" o altre fantasiose quanto impossibili coincidenze degli opposti: una nuova opposizione DOVRA' NECESSARIAMENTE PRESCINDERE dal collocarsi su vecchi schemi, e soprattutto piantarla di identificarsi tramite superati loghi e simboli che, iconicamente potentissimi ed agenti emozionalmente oltre ogni capacità logica, non faranno altro che spezzare da subito ogni pretesa unificazione, il tutto ad esclusivo vantaggio del nemico.
Vi sia d' esempio comportamentale proprio il nemico, il furore iconoclasta di un Lutero, o l' indefinito astrattismo con cui si palesa l' attuale pensiero vincente, tanto che non riusciamo neanche a trovargli un nome ...)
Già ... ma CHI E' il nemico ? ... E già che siamo in via di espliciti chiarimenti, ne approfitto ancora per ribadire il perchè ritengo quelli individuati dai clichet cari alla sinistra classica come "false icone" del nemico:
1) Visione anacronistica ed ingannevole delle forze in campo: Rossi sembra muoversi in base ad una mappa capitalista precolombiana ( fabbriche e università ), che si rivela inevitabilmente inapplicabile a capire ed agire efficacemente in un universo galileiano: quanto abbiamo visto in questo post rappresenta, e solo in minima parte, la stretta interconnessione di potere e controllo agente tra i gangli dell' economia REALE delle poche multinazionali prese a campione dello studio; dati che vanno innalzati quindi all' ennesima potenza solo per farsi un' idea vaga della moltiplicazione globale VIRTUALE e FINANZIARIA, vera chiave di volta "ricattatoria" dell' attuale potere ...
Potere che inoltre le università "le crea", così come crea ogni ganglio nevralgico accademico che viene posto sotto il suo diretto controllo, così come crea tramite il controllo dei media lo stesso immaginario collettivo ... Tutte operazioni condotte attraverso potentissimi think-tank posti A MONTE di ogni processo cognitivo ...
Inutile quindi che Rossi introduca il tema dei poteri occulti recitando che "la vera gestione del potere avviene SOPRA il popolo" per poi scantonarlo con tanta incredibile leggerezza e mancanza di conseguenza logica ... e che razza di logica è mai questa, se non pura propaganda ? Ora: una volta raddrizzata la visione sul reale rapporto di forze, hai voglia ad andare a far comizi in fabbrica e nelle università ... nella migliore delle ipotesi, sarebbe come mettersi a svuotare il mare col classico cucchiaino.
2) Il nemico non è l' imperialismo Usa tout-court ( e neanche solo le banche, in quanto entrambi sono "strumenti, braccia del potere", e non "la sua volontà" ): e veniamo al classico dei classici ... Il pensiero "politicamente corretto" di sinistra vuole ogni volontà occidentale semplicemente "asservita" agli Usa, dimenticando che, per esempio, gli stessi Usa si trovarono più volte nel corso della loro storia a lottare per la loro sovranità monetaria e nazionale contro il corpus "finanziario-bancario", perdendo ogni volta ... dimenticando che gli stessi usa sono asserviti al giogo monetario privato, che la Nato serve gli interessi dell' intera "Comunità Internazionale" ( con la quale tenderei ad identificare in modo iconicamente più corretto il nemico ), che "Prodi, Monti, Draghi, De Benedetti, Amato, Ciampi, Napolitano, ecc." non sono certo nomi americani ( nè tantomeno "capitalisti di destra" ), dimenticando ancora la funzione storica dell' Inghilterra nello sviluppo dell' attuale modello economico occidentale, dimenticando la funzione attuale di Francia e Germania come "alleati propositivi" più che svogliati appicatori di lontani e scomodi dictat ... e dimenticando che comunque, quando una tale unità d' intenti si manifesta tanto a lungo, in modo tanto coeso e senza opposizione di sorta, bisogna parlare di "sinarchia" al potere. Una sinarchia che possiamo meglio raffigurarci con quella che ci viene indicata come la "Comunità Internazionale" e che rappresenta ALMENO quel 10% di persone, ricchezza e potere concentrati sotto l' egida della "palanca" ( a noi presentata come "pensiero unico" ); comunità internazionale che si è di buon grado ( e non certo "obtorto collo" unificata nella monolitica e coesa élite occidentale, trasversale, politicamente incolore, e culturalmente insapore che oggi ci troviamo direttamente a governarci.
Ancora, il nemico non è semplicemente identificabile coi pur potenti banchieri essendo le banche delle Società per Azioni, quindi di proprietà e direttamente gestite dai propri azionisti che non a caso vanno a coincidere ancora una volta con la già citata "Comunità Internazionale".
Un nemico che la sinistra ama dipingere con i vecchi e comodi tratti ideologici facilmente attaccabili e fortemente unificanti proprio perchè ormai radicatissimi nel suo immaginario, tratti ideologici corrispondenti alla "destra capitalista e imperialista", ma dimenticando ancora che questo nemico, guardacaso, ha sempre usato l' ingresso di sinistra per introdursi in ogni nazione conquistata ... e alùra ?
QUESTO quindi è "il nemico" ( altro che imperialismo Usa ), ma non solo: tale cuspide della piramide è, appunto, solo la cuspide di una ragnatela meglio individuabile, in termini di una sua coloritura politica, proprio negli strati bassi: ossia nelle amministrazioni, in tutto il mega-apparato sinistrorso fin dagli inizi profondamente annidato in ogni piega della società italiana ( amministrazione, cultura, economia ), ecc ... che è successo infatti alla rossissima Emilia-Romagna ? A chi appartengono le varie Conad, Famila, Coop, cooperative varie; chi si beccava il posto sicuro nell' Usl, in Comune, in Pro-loco, o tramite il sindacato, tramite l' Arci e le infinite associazioni "culturali" di sinistra ? Quale parte ha intrallazzato coi poteri forti stranieri ?
... Quindi cominciamo a guardarci in faccia con un po' di onestà culturale, per favore, e forse scopriremo che questo attuale "Pensiero Unico", questo "Potere", questi "Mercati" non sono poi così fantasmatici, e che forse non serve nemmeno attraversare sempre l' oceano per poterci fare due chiacchiere ...
E che dire poi di questo "Capitalismo totalitario", come lo definisce Rossi, che pur essendo assolutamente "trasversale" come attitudine, si è sempre trovato assai meglio a vestire proprio i panni rossi o variamente fuxia della sinistra di sempre che non quelli neri della destra capitalista, senza farsi troppi problemi di coerenza ideologica, come ben testimonia la stessa virata collettiva avvenuta negli anni '80-90 delle grandi località ex democristiane del nord proprio verso amministrazioni di sinistra, in vista o conseguentemente alle privatizzazioni degli enti medesimi ?
3) Proposta di vie non materialmente perseguibili: se come dice Rossi stesso ci troviamo in "dittatura", come pensa di poter dare una configurazione politica "democratica" alla sua proposta ? Non si rende conto dell' evidente ossimoro ? Non si rende conto che i trattati sovranazionali sono stati redatti proprio per depotenziare le singole costituzioni ed impedire ogni possibilità di opposizione giuridica e di associazione nazionale politica efficace ? ... O pensa forse di andare in Parlamento e poter dire: "bene, da oggi torniamo alla sovranità nazionale e monetaria perchè lo diciamo noi" ... ? ... Tempo scaduto, ancora una volta siete fuori tempo massimo.
E tutta la vostra proposta fa acqua come un colapasta.
La sinistra bifronte ( toh, proprio come il Nwo ... )
Questo reiterato gioco di una sinistra "istituzionale" che fa le marachelle e di una sinistra "intellettuale e pura" che le si oppone ( ma in modo quasi sempre maldestro e sempre giocando a tirar tardi ) come ripeto comincia a puzzare un po' troppo, inducendo a pensare più che a "due sinistre contrapposte", alle due facce "fintamente contrapposte" della stessa sinistra. Ipotesi che è avvalorata sia dai precedenti storici, che dagli attuali obiettivi di un' opposizione un po' troppo coincidenti, stringi stringi, con gli stessi obiettivi di auto-aggiustamento del sistema, che dalle vie indicate, vie obiettivamente non più "democraticamente perseguibili", come essa si proporrebbe invece di fare. A ciò va aggiunta una sbagliata identificazione del nemico, e strategie a dir poco obsolete, improprie ed assai scarsamente incisive quand' anche realizzabili.
Il rischio concreto insomma è quello, in buona o cattiva fede che sia, della ripetizione, mutatis mutandis, di quanto già visto accadere con Grillo: ossia un concomitante "temporeggiamento" e "aggiustamento del tiro" sulle proposte e sulle leve di dissenso inizialmente usate per poterlo raccogliere e quindi incanalare ... anche Grillo inizialmente parlava di argomenti poi divenuti tabù ( signoraggio, debito illegale, energie veramente alternative, scie chimiche, nanoparticelle, ecc ), anche Grillo ha iniziato ponendosi come un potenziale iconoclasta solo per riconvertire i seguaci verso quei cambiamenti sistemici "fisiologici" che il sistema adotterà da solo, per principio di adattamento e autoconservazione ... Grillo che in questo è ESATTAMENTE l' altra faccia del sistema, ed incarna quella "trasformazione fabiana" che rientra proprio nell' agenda del potere ... insomma, per farla breve il rischio è che si tratti del solito copione già visto, recitato ora ad un livello di raffinatezza appena superiore.
"Ma che lo stiano facendo apposta" ??
Il dubbio a questo punto è più che lecito, anche perchè guarda caso tale modus operandi coincide esattamente con la doppia immagine propagandistica che il Nwo sul web dà di sè stesso: un immaginario oscuro e totalitario ( la parte da demonizzare e abbattere ) cui si contrappongono sia un immaginario solare di stampo new-age ( inoculazione del desiderio del nuovo ) che network specializzati ( vedi da noi la Casaleggio Associati ) proprio a spingere le tematiche che verranno utilizzate a sostituzione del vecchio sistema.
Superando quindi anche il pensiero di Preve ( in quanto personalmente ritengo la sinistra intellettuale finita e decotta, oggi assolutamente impotente a porsi come catalizzatore sia per essersi troppo facilmente prostituita in passato, sia per l' incapacità esplicita di mollare con i vecchi schemi di pensiero ) io sarei un po' più cattivo con una ipotetica intellighentia ancora "pulita" di sinistra consigliandole, nel caso voglia intraprendere SERIAMENTE la via dell' opposizione, non solo di "separare l' anima dal corpo" come suggerisce giustamente Preve, ma innanzitutto di trovare un "principio unificatore" altrettanto forte del pensiero unico avversario ... ed è dura, in quanto "la palanca" si è mostrata essere un unificatore imbattibile; in secondo luogo di rinunciare ad ogni richiamo intellettuale, simbolico, grafico, di slogan ecc alla ormai troppo consunta immagine reiterativa di sè stessa.
D' altrocanto consiglio anche a chi vorrà seguirvi su questa improbabile via che, al primo sospetto di ennesima collusione col potere, e memore di troppi precedenti pasticci e reiterati ritardi, non esiti a pronunciare un liberatorio e definitivamente risolutivo: "Descansate nino, che continuo io" ...
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