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L’educazione sessuale nel matrimonio islamico

Creato il 05 giugno 2012 da Giornalismo2012 @Giornalismo2012
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- Di Cinzia Aicha Rodolfi

Partendo dal precetto che la relazione sessuale nell’islam sia consentita solo all’interno del matrimonio, ecco che l’educazione sessuale corretta diventa strumento sano, creando radici robuste che manterranno in piedi non solo il matrimonio, ma l’intera famiglia, è altresì un tema fondamentale da conoscere.

L’islam include ogni aspetto della vita del credente, naturalmente anche l’aspetto affettivo che nel matrimonio si sviluppa in naturale intimità ed empatia, sciogliendo quel pudore che al di fuori di questo contesto è invece altamente auspicabile.

Corano 30:21 “Fa parte dei Suoi segni l’aver creato da voi, per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito tra voi amore e tenerezza. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono” .

Corano 25:74 e dicono: “Signore, dacci conforto nelle nostre spose e nei nostri figli e fai di noi una guida per i timorati”

Evidentemente una caratteristica specifica dell’islam è il pudore, e per questo motivo spesso non si riesce ad affrontare un tema così importante come la sessualità, perché non si hanno le capacità di trattarlo in modo scientifico. E’ importante sottolineare che 1400 anni fa la prima comunità di musulmani ebbe tra le tantissime indicazioni non solo dottrinali, ma genericamente comportamentali ed etiche, anche i consigli educativi sul comportamento intimo-affettivo tra gli sposi.

Il Profeta Muhammad* , condottiero, maestro spirituale, consigliere etico, esortava i suoi compagni e quindi l’intera comunità a consumare il matrimonio in quella sorta di altruismo e disponibilità in modo che la casa e il letto fossero davvero strumenti e cause di grandi confidenze e conforto nonché soddisfazione.

Pochissimi sanno che l’esortazione era proprio verso gli uomini che dovevano comportarsi in modo da trattare nel migliore dei modi le loro mogli, anche durante il rapporto sessuale essere particolarmente generosi, avvicinandole con gentilezza e sensibilità. Non mancarono spiegazioni dettagliate su come, cosa e quando. Nemmeno come regalare piacere alle mogli.

Questa educazione raffinatissima e modernissima risale a ben 14 secoli fa.

La caduta dell’islam vero e corretto, alcuni secoli dopo la sua nascita, e l’allontanamento dei musulmani dall’etica eccelsa vera ed autentica, riportò molte popolazioni all’ignoranza pre-islamica con le ben note caratteristiche e devianze che conosciamo, ma nessun comportamento misogino è islamicamente corretto, semmai particolarmente odioso proprio nel ricordo di ben altra educazione. Nemmeno l’egoismo del maschio sui determinati diritti naturali della propria moglie.

All’interno del matrimonio islamico dunque la sessualità è causa e anche fine di un appagamento importante, lo ripetiamo ” per entrambi gli sposi” che hanno diritti e doveri simili, se non nella forma certamente nei contenuti. La sessualità nel matrimonio, non è solo motivo di procreazione, come per esempio ci è stato ripetutamente enunciato nel cattolicesimo dalla chiesa cattolica, bensì proprio come abitudine sana ed importante che serve per avvicinare la coppia e crescere affetto ed intesa.

L’islam detta regole importanti e chiede all’uomo un’astensione specifica nei momenti mensili difficili della donna e chiede comprensione e maggiore gentilezza in quei giorni, dove in effetti a livello ormonale vi è uno stravolgimento che contribuisce anche a, più o meno, forti depressioni o nervosismi, dolori e fastidi.

L’islam conosce le peculiarità sia maschili che femminili, le insegna, e se chiede alla donna di essere particolarmente disponibile in tal senso, è perché questo facilita proprio il sereno andamento familiare visto che evidentemente l’uomo ha necessità reali fisiche, ma non solo.

Infatti ,in occidente lo abbiamo imparato solo di recente da esimi sessuologi che, gli uomini dimostrano la loro affettività soprattutto durante l’atto sessuale, che diventa per loro un importante strumento per dichiarare il proprio amore e consolidare la stima di se. Quando questa attività viene a diminuire non per volontà dello sposo, ma per la negazione da parte della sposa, ecco che l’uomo lo percepisce, anche solo a livello inconscio, come un allontanamento anche affettivo. Probabilmente la donna è semplicemente molto stanca, ma il cervello dell’uomo recepisce il rifiuto in modo ben più grave di quello che è in realtà.

Ebbene i consigli che oggi ci danno famosi medici sono proprio quelli che ci ha indicato l’Islam 14 secoli fa.

Inoltre, ci piace far notare quanto rigore e attenzione ci debba essere verso la pulizia delle parti intime, questo sempre per il rispetto del coniuge e come gentilezza.

Ultima considerazione in un semplice articolo giornalistico, visto che in effetti si potrebbe aprire una parentesi lunga migliaia di parole ma non è possibile per regole di spazio, è quella che l’islam insegna ad amare il corpo del coniuge, amarlo perché un dono di Dio, amarlo perché è il corpo che ci regala piacere e affetto quindi è molto grave trovarne difetti ed in questo modo soprattutto la moglie si sente appagata e felice e non prova vergogna o complessi.

La donna musulmana accetta con serenità il proprio cambiamento fisico e l’invecchiamento del suo corpo anche perché la mentalità del marito se corretta islamica, come quella della società islamica vera, non fomenta a questi assurdi complessi. Il marito che guarda solo la propria moglie e gode con lei di una sana e serena sessualità dove in effetti non ci siano tabù, è la causa e strumento per regalarle piacere e gratificazione.

Tutto ciò riporta ad una sana famiglia che è il primo nucleo, nonché il più importante per la comunità-società.


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