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L'eletto può fare il ca**o che gli pare senza rispondere a nessuno!

Creato il 04 marzo 2013 da Freeskipper

L'eletto può fare il cazzo che gli pare senza rispondere a nessuno! Entusiasmo alle stelle, tanto per restare in tema, per il primo vertice, ovviamente blindato, del Movimento5Stelle che si è tenuto a Roma all'insegna del monito lanciato da Beppe Grillo, secondo il quale l’eletto non può fare come gli pare: "Il voto è un contartto tra elettore ed eletto ed è più importante di un contratto commerciale, riguarda infatti la gestione dello Stato. Se chi disattende un contratto commerciale può essere denunciato, chi ignora un contratto elettorale non rischia nulla, anzi di solito ci guadagna!". L’incontro si è tenuto per decidere le line guida dei 5stelle e durerà più giorni. Una sorta di "conclave" - in attesa di quello "cardinalizio" - anche quello dei grillini per dettare le regole e fare quadrato! Sede della riunione l’hotel Saint John a San Giovanni. I neoeletti si sono presentati e sono stati divisi in liste per regione, per Camera e Senato. Degli eletti, 109 sono deputati, 54 senatori. L’età media è bassa, di circa 39 anni. Alta anche la percentuale delle donne, il 35,8%. Oggi arriveranno i big, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Ieri si è deciso della comunicazione interna, oggi si discuterà invece della politica esterna. L’idea di base è quella di non appoggiare un governo guidato da Pier Luigi Bersani e, ovviamente, vige anche il diktat di non parlare con la stampa italiana. Alle consultazioni con Napolitano andrà Grillo in persona! Ovvi saranno molti i punti di discussione con Beppe Grillo: fiducia, consultazioni, nomina dei capigruppo e così via. Intanto è apparso, sul blog di Beppe Grillo, un messaggio dal titolo «Circonvenzione di elettore», dove il leader di 5stelle, richiamando l'articolo 67 della Costituzione secondo il quale "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato", ha scritto: “Questo consente la libertà più assoluta ai parlamentari che non sono vincolati né verso il partito in cui si sono candidati, né verso il programma elettorale, né verso gli elettori. Insomma, l’eletto può fare, usando un eufemismo, il cazzo che gli pare senza rispondere a nessuno. Per cinque anni il parlamentare vive così in un Eden, in un mondo a parte senza obblighi, senza vincoli, senza dover rispettare gli impegni, impegni del resto liberamente sottoscritti per farsi votare, nessuno lo ha costretto con una pistola alla tempia a farsi inserire nelle liste elettorali. La circonvenzione di elettore è così praticata da essere diventata scontata, legittima, la norma. Non dà più scandalo. Viene concesso al parlamentare libertà preventiva di menzogna, può mentire al suo elettore, al suo datore di lavoro, senza alcuna conseguenza invece di essere perseguito penalmente e cacciato a calci dalla Camera e dal Senato”.


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