NOTIZIE (Milano). I magnati delle economie nascenti si aggirano per l’Europa come squali in cerca di prede. Prede da comprare per acquistare prestigio e notorietà, specialmente nel mondo del calcio. Prede da comprare, tuttavia, anche per fare affari e guadagnarci davvero. Cominciamo da lontano. La scorsa estate il magnate russo con antenati greci, Ivan Savvidi, industriale con miliardari interessi nel comparto del tabacco, ha acquisito la maggioranza del pacchetto azionario del Paok prima prestando al club geco 1,8 milioni di euro e poi ripianando i gravi debiti della compagine. Un’operazione da vero squalo che fiuda l’affare e lo conclude con pochi spiccioli rispetto al costo reale del club e al valore del marchio nel mondo del calcio. Anche lui in questo scorcio del 2013 sta allestendo la formazione del futuro e battendo il mercato con discrete possibilità finanziarie. E il tecnico? Beh, italian syle. Come un tormentone, l’allenatore italiano è diventato un must per i nuovi ricchi del calcio mondiale.
Calciolab ha trovato un’autorevole fonte per poter rivelare che il buon Savvidi ha messo nel mirino un solo allenatore del panorama italiano, reduce da esperienze non fortunatissime, ma pur sempre dotato di un grande pedigree da calciatore che ha fatto la storia recente del nostro pallone. Stiamo parlando dell’ex allenatore della Juventus e della Sampdoria, Ciro Ferrara. Proprio sull’ex napoletano si vorrebbe ricostruire un grande Paok. Il tecnico pare abbia intenzione di ascoltare i prodetti del magnate diventando così il successore di Alberto Malesani in quanto ad allenatori esportati in Grecia dal calcio italiano. Si attendono novità