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L’epilessia e i denti del giudizio

Creato il 18 dicembre 2012 da Tnepd

L’epilessia e i denti del giudizio

Articolo tratto da http://youtu.be/R2xYj9AZvfI (canale youtube di mercuriocarretta).

Situazioni di epilessia che guarivano con l’estrazione di denti del giudizio sono stati segnalati dai seguenti autori: Tracy (1927), McGauley (1922), Loriot (1910), Lucas (1929) and Henry (1935). Un ragazzo di 15 anni aveva avuto fitte epilettiche per due anni; non c’erano precedenti di epilessia in famiglia. Gli attacchi cessarono nel momento in cui due denti del giudizio impattati e dallo sviluppo incompleto furono estratti. Nei due anni di osservazione non ci furono altri episodi di epilessia (McGauley 1922). Una giovane di 17 anni aveva avuto ben sei decompressioni cerebrali nel futile tentativo di allievare gli attacchi epilettici che le impedivano di condurre una vita normale. Quando furono identificati i suoi quattro denti del giudizio impattati questi furono estratti, nella settimana seguente le estrazioni ebbe ancora tre lievi episodi di epilessia ma nessuna ricorrenza più si verificò nel periodo di osservazione di otto mesi. Un simile caso è stato riportato da Carrea e Samenfo (1928) di una donna 35enne che soffriva di fitte epilettiche due o tre volte a settimana. I raggi X evidenziarono la presenza di quattro denti del giudizio che erano rimasto seppelliti sotto la gengiva. Nel periodo di osservazione di cinque anni non ci furono ricadute. I denti del giudizio erano stati rimossi uno alla volta e il suo ultimo attacco epilettico si era verificato al momento della terza estrazione. Earle (1933) ha segnalato il caso di un 23enne che due anni prima era entrato in ottima salute in polizia ma che un anno dopo di questo iniziò a soffrire di attacchi epilettici, una volta a settimana per circa un anno. Era stato trattato da molti medici e ben due ospedali avevano dichiarato che era inguaribile. Si rivelò la presenza sull’arcata inferiore di un dente del giudizio impattato, che faceva pressione contro il molare adiacente. Dopo l’estrazione di questo dente il giovane ebbe ancora due lievi episodi di epilessia ma furono gli ultimi. Non ha più avuto ricadute. Il Dr. Hildred Carlill (1933) ha riportato il caso di una donna di una 32enne epilettica la cui situazione era precipitata negli ultimi otto mesi con cinque episodi molto gravi. Nel momento in cui le furono rimossi i due denti del giudizio inferiori e quello superiore sinistro guarì dall’epilessia senza nessun altro trattamtno medico di sorta. Bradlaw riporta il caso di una signora 37enne che aveva avuto fitte epilettiche per dieci anni e insiem con una sesazione dolorosa che partiva dal lato destro della mandibola. I raggi X mostrarono un dente del giudizio inferiore impattato orizzontalmente che aveva rovinato anche i due molari di quell’arcata. La sensazione dolorosa scomparve e l’epilessia si attenuò immediatamente.
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