Marianna questa volta ha deciso di abbandonare zucchero e cioccolato per dedicarsi ad una meravigliosa torta salata: l'erbazzone, una specialità gastronomica reggiana. Era da tempo che volevamo provare questa ricetta dato che non tanto tempo fa l'avevamo assaggiata grazie ai cognati di Marianna che vivono a Reggio Emilia.
Anche stavolta abbiamo preso ispirazione da Laura Ravaioli, la celeberrima cuoca di Gambero Rosso che ormai si sa è davvero bravvissima nel spiegare le classiche ricette della cucina italiana e non solo.
Ingredienti per il ripieno
1 kg di bietole già pulita100 g di pancetta tesa100 g di grana2 cipollotti o 2 scalogni o 2 spicchi d'aglio1 uovosale e pepeolio extravergine d'oliva Dante
Ingredienti per la pasta
250 g farina 00 Molino Chiavazza50 g di strutto o olio d'oliva150 g di latte tiepido3 cucchiaini rasi di sale
La prima cosa da preparare è la bietola, la base del ripieno, lavarla, tagliarla grossolanamente e scottarla leggermente in una pentola con acqua salata e senza coperchio.
Nel frattempo che la verdura cuoce, rosolare in un po' d'olio la pancetta
poi aggiungere ( fuori dal fuoco del fornello) gli scalogni tritati e far appassire il tutto.
A questo punto aggiungere la verdura scottata, scolata e strizzata dell'acqua in eccesso; lasciare insaporire per qualche minuto, poi togliere il tegame dal fuoco e lasciare intiepidire.
Nel frattempo che la verdura si raffeddi si può procedere a preparare l'impasto che servirà per accogliere il ripieno: è un impasto che va lavorato poco, non va battuto, non deve cioè diventare elastico!
Mettere su una spianatoia la farina a fontana, aggiungere il sale, l'olio e il latte tiepido progressivamente e impastare il tutto: non lavarorare troppo l'impasto e lasciarlo riposare.
A questo punto unire il parmigiano al ripieno di verdura ed eventualmente se c'è ne bisogno salare; pepare e aggiungere luovo che legherà il ripieno.
Prendere l'impasto e idealmente tagliarlo in tre parti: due parti verranno utilizzate per il fondo e una per la copertura del ripieno che sarà sicuramente più sottile.
Stendere l'impasto per il fondo e ricoprire la teglia oleata anche lungo i bordi.
Versare tutto il ripeno e livellarlo per benino.
Ricoprire con la restante pasta stesa e fare lungo i bordi (pizzicando la pasta) una sorta di cordoncino per chiudere bene la torta salata
Pennellare con dell'olio e infornare in forno già caldo a 200° finche la torta non risulterà di colore dorata.
In dialetto questa torta rustica viene chiamata "scarpazzone" (scarpasòun) perchè nella sua preparazione le umili famiglie contadine utilizzavano anche il fusto bianco ossia la scarpa della bietola!
A cottura avvenuta, lascaire intiepidire o raffeddare e servire l'erbazzone tagliandolo a fette!
Con questa torta rustica partecipiamo al contest L'appetito vien ... formaggiando del blog "Una pasticciona in cucina"